Pos, siglato accordo con l'Abi per ridurre le commissioni nelle transazioni inferiori ai 30 euro
Soddisfatta la Confesercenti: il risparmio per le piccole imprese potrebbe arrivare fino a 500 milioni di euro
Novità importanti per i commercianti relativi ai pagamenti mediante il Pos: l'Abi (l'Associazione Bancaria Italiana) e l'Apsp (l'Associazione Italiana Prestatori Servizi di Pagamento) hanno raggiunti un accordo e firmato un protocollo per ridurre le commissioni a carico delle piccole attività commerciali per l'utilizzo del Pos sotto i 30 euro, e quindi diffonderne l'utilizzo.
Pos: siglato accordo per ridurre i costi nelle transazioni inferiori ai 30 euro
L'accordo è stato firmato, oltre che con le due associazioni sopramenzionate, anche con Cna (la Confederazione dell'Artigianato e della piccola e media impresa), Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi). Esso prevede l'impegno di banche e operatori dei pagamenti a "promuovere iniziative commerciali" per "ridurre l'impatto dei costi delle transazioni di basso valore". Offerte che in particolare siano "significativamente competitive" per le transazioni sotto i 10 euro.
Confesercenti si dichiara soddisfatta
In una nota sul suo sito ufficiale, Confesercenti dichiara che la notizia dell'accordo sul taglio delle commissioni sui pagamenti elettronici "è sicuramente una buona notizia", poichè l'accordo "potrebbe portare ad un risparmio sulle commissioni fino a 500 milioni di euro all'anno". Per l'associazione questo rappresenta un risultato sicuramente storico ed un "primo passo verso la direzione giusta, anche se l'intervento per ora è solo temporaneo e va reso strutturale".
Il confronto tra bancomat e contanti
Secondo le stime dell'anno fiscale 2022, l'uso di carte e bancomat è costato alle imprese, tra commissioni e costi accessori, circa 5 miliardi di euro: ed è, sempre secondo le stime di Confesercenti, una voce destinata a crescere. Alla fine dell'anno 2023 i consumi che passano dalla carta e dal bancomat dovrebbero raggiugere i 367 miliardi di euro, e nel 2025 i 529 miliardi, superando i questo modo i pagamenti in contanti, che invece sarebbero destinati, nello stesso periodo, a calare, passando da 769 a 387 miliardi di euro. Fino ad ora però l'espansione costante dei pagamenti in bancomat e carta di credito non era però stata seguita da alcuna riduzione del costo della moneta elettronica.