BCE, Lagarde: "Obiettivo inflazione al 2%, tassi d'interesse aumenteranno finché non sarà cosi"

La presidente della Banca Centrale Europea ha definito molto probabile l'ulteriore aumento dei tassi a luglio. L'obbiettivo, per il vertice della BCE, è portare l'inflazione, attualmente al 6%, sotto la soglia del 2%

Ulteriore rialzo dei tassi di interesse all’orizzonte. A tratteggiare la possibilità – probabilità, secondo le sue stesse parole – è la presidente della Banca Centrale Europea (BCE) Christine Lagarde, a margine dell’annuale conferenza di Sintra.

Christine Lagarde annuncia un nuovo rialzo dei tassi di interesse

Parole, le sue, che non lasciano spazio all’interpretazione: “Molto probabile un nuovo aumento dei tassi da parte della Bce a luglio, se lo scenario resta questo”. La situazione a cui fa riferimento la francese, è quella di un’Eurozona in grado di vantare una forte decrescita dell’inflazione, non sufficiente però, secondo le istituzioni finanziarie dell’Unione a rallentare il processo in corso: “Non stiamo considerando una pausa sul rialzo dei tassi in questo momento. Se guardo indietro l'inflazione era al 10,3%, al più alto livello, mentre ora è attorno al 6%, ma non sappiamo ancora se questa discesa sia effettiva. Vogliamo restare in territorio restrittivo abbastanza a lungo per raggiungere l'obiettivo di un'inflazione al 2%”.

L’Ue, continua Lagarde, non dovrebbe scivolare nella recessione, anche se - probabilmente il caso tedesco fa scuola - non si esclude tale possibilità: “Il nostro scenario di base non include una recessione, ma il rischio ci può sempre essere”. A prova dello (sperato) quadro dipinto dalla presidente della BCE, vengono portati i dati del Pil dell’Eurozona, di cui si riconosce la debole crescita, presentata sotto la giustificativa luce della “non decrescita”: “Nel primo trimestre il pil è stato piatto, non negativo. Mentre nel secondo trimestre non ci dovrebbe essere una ripresa significativa. Nel terzo trimestre il pil dovrebbe essere moderato. Per l'intero anno puntiamo su una crescita dello 0,9%”.

Lagarde ha quindi esposto la navigazione a vista degli apparati finanziari, che da un anno a questa parte hanno alzato i tassi di 400 punti base, valutando di riunione in riunione le politiche da adottare. In questa declinazione si inserisce quindi il suo commento sulla riunione all’Eurotower, a settembre, riguardo la quale rifiuta di dare anticipazioni contenutistiche: “Siamo dipendenti dai dati. Avremo ricevuto molti più dati da qui a settembre e ci saranno le nuove previsioni. Avremo tanti dati in mano per poter decidere”.