Bce, tassi di interesse +0,25%: toccato il 4%. Per Lagarde ulteriore rialzo a luglio, il nono consecutivo

Christine Lagarde annuncia la decisione della Bce per un ulteriore aumento dei tassi di interesse di un quarto di punto percentuale, arrivando al 4%. Obbiettivo inflazione sotto al 2% entro il 2026

Da Francoforte la Presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde ha parlato oggi, giovedì 15 giugno, ai giornalisti riguardo all’imperterrita continuazione della politica di rialzo dei tassi di interesse. Annunciata un ulteriore +0,25%, che porta alla crescita del 4% i tassi sui rifinanziamenti principali, del 3,5% quella sui depositi ed al 4,25% quella sui prestiti marginali. Obbiettivo: inflazione entro la soglia del 2%, secondo la Bce raggiungibile per il 2026.

Christine Lagarde annuncia ulteriori aumenti dei tassi di interesse

La Bce continua ad alzare i tassi di interesse. Dopo l’intervento di maggio, la Presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde ha annunciato oggi, giovedì 15 giugno, l’ulteriore aumento dello 0,25%, che porta quindi i tassi sui rifinanziamenti principali al 4%, al 3,5% quello sui depositi ed al 4,25% per quanto riguarda i prestiti marginali. A preoccupare le istituzioni finanziarie europee è il rischio inflazione e la possibilità di un suo abbattimento sui 27. Possibilità, secondo Lagarde, non ancora scampata dall’Unione, e che potrebbe richiedere ulteriori interventi.

Durante la conferenza stampa con cui da Francoforte la Presidente ha chiarito l’attuale stato dell’arte di fronte ai giornalisti, infatti, è stata ventilata la possibilità di un ulteriore aumento dei tassi nel mese di luglio. Si tratterebbe del nono consecutivo nel giro di pochi mesi. “A meno che non ci sia un cambiamento concreto del nostro scenario”, ha concluso Lagarde. Al momento le scelte economiche del Consiglio della Banca Centrale Europea sarebbero tutte rivolte al rientro dell’inflazione nella soglia del 2%, assicurabile, questa è l’idea a Francoforte, con il mantenimento “finché sarà necessario” di tassi sufficientemente restrittivi.

Le decisioni espresse dalla Presidente Lagarde non hanno mancato di suscitare sorpresa in alcuni. Dopo che ieri, mercoledì 14 giugno, la Fed americana aveva annunciato di voler interrompere il rialzo dei propri tassi, dopo 10 consecutivi, ci si aspettava che tale politica venisse adottata anche al di qua dell’Atlantico. Per adesso, come detto, sembra invece che Francoforte non intenda cambiare linea, neanche nel prossimo futuro. Stando alle stime fornite dalla Bce, questo permetterebbe all’Ue di far calare l’inflazione al 5,4%, nel 2023, al 3% nel 2024 ed al 2,2% nel 2025.