Istat, prezzi al consumo maggio 2023 scendono su base annua: +7,6% vs +8,2% del 2022, giù pure inflazione di fondo

Prezzi in discesa a maggio 2023 in Italia, ma solo su base annua a +7,6% rispetto al +8,2% di maggio 2022. Scende pure l'inflazione di fondo su base tendenziale, mentre su base mensile l'indice dei prezzi al consumo segna un +0,3%. I dati odierni comunicati dall'Istat

Prosegue in Italia, quantomeno su base annua, la discesa dei prezzi. Visto che in data odierna l'Istat, in base ai dati provvisori del mese di maggio del 2023, ha reso noto che nel nostro Paese l'inflazione su base annua è scesa a +7,6% rispetto al +8,2% del mese di maggio del 2022.

Inflazione maggio 2023 in Italia scende su base annua, ma segna un +0,3% su base mensile

Mentre a livello congiunturale a maggio del 2023 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, rilevato dall'Istat, è aumentato dello 0,3% rispetto al mese precedente.

Indice NIC dell'Istat giù anche a maggio 2023 su base annua grazie a discesa prezzi energia

Nel dettaglio, su base annua la discesa dell'inflazione, anche per il corrente mese di maggio del 2023, è stata trainata dal calo dei prezzi dei beni energetici non regolamentati. Con un +20,5% rispetto al +26,6% rilevato dall'Istat nel mese di maggio del 2022.

Discesa tendenziale pure per i prezzi dei beni alimentari lavorati, con un +13,4% da +14%, per gli altri beni, da +5,3% a +5,1%, e pure per i servizi di trasporto con un +5,5% a maggio 2023 rispetto al +6% dello stesso mese dello scorso anno.

Di contro, sempre anno su anno, si sono mossi in controtendenza i prezzi dei servizi relativi all'abitazione, da +3,2% a +3,4%, e pure i prezzi dei beni alimentari non lavorati che passano da +8,4% di maggio 2022 a +8,9% del mese di maggio del 2023.

Rallenta a maggio 2023 pure la dinamica dei prezzi depurati da energia e alimentari freschi

Oltre all'indice generale, a maggio del 2023 in Italia scende pure la cosiddetta inflazione di fondo. Ovverosia quella depurata delle due componenti più volatili che sono rappresentate dagli alimentari freschi e dai beni energetici. A maggio 2023, infatti, l'inflazione di fondo arretra, anche se di poco, passando da +6,2% a +6,1%.