Ddl affitti brevi, novità: Codice identificativo nazionale, multe agli abusivi e durata minima nei centri storici
Pronto, con un Ddl da parte del Governo italiano, il giro di vite sulle locazioni brevi irregolari. Con l'istituzione del Cin che sarà rilasciato dal ministero del Turismo. E restrizioni sulla residenzialità nelle città metropolitane a vocazione turistica
Sugli affitti brevi il Governo italiano è al lavoro con la messa a punto di un ddl che è finalizzato a garantire, per la ricettività, trasparenza e regolamentazione sulle locazioni di breve durata aventi finalità turistiche.
Per le locazioni brevi allo studio l'istituzione di un Cin - Codice identificativo nazionale
In particolare, sul disegno di Legge sugli affitti brevi, che dovrebbe essere approvato entro il mese prossimo proprio in vista, tra l'altro, della stagione estiva, emergono le prime novità. A partire, contro l'abusivismo, dall'istituzione di un Cin.
Ovverosia di un Codice identificativo nazionale che, per ogni immobile ad uso abitativo, utilizzato per gli affitti brevi, sarà obbligatorio altrimenti scatteranno inesorabilmente le multe. Con il Cin che, nello specifico, sarà rilasciato a cura del ministero del Turismo.
Giro di vite sulle locazioni brevi negli immobili dei centri storici delle città metropolitane, ma con un'eccezione
Inoltre, sempre in base alla bozza del ddl del Governo italiano sugli affitti brevi, saranno introdotte delle restrizioni sulla durata del soggiorno breve negli immobili ad uso abitativo che sono ubicati nei centri storici delle città metropolitane.
In tal caso, infatti, la durata minima dell'affitto breve non potrà essere inferiore ai due notti. Ma con l'eccezione che è rappresentata da immobili dove il nucleo familiare è composto almeno da un genitore e da tre figli.
L'obbligo del Cin per le locazioni brevi garantirà un turismo in linea con il tasso di residenzialità
Rispetto a strutture ricettive come gli alberghi, l'istituzione del Cin per gli affitti brevi mira proprio a contrastare l'abusivismo, e quindi a preservare la concorrenza di mercato nel settore turistico.
In più, il Cin oltre a contrastare l'ospitalità irregolare garantirà pure sicurezza a livello territoriale. In quanto, nelle intenzioni del Governo italiano, l'obbligo del Cin garantirà pure un turismo dimensionato a quello che è il tasso di residenzialità dei centri storici.