Economia del Mare in Italia: export +37% nel 2022 sul 2021, vola la cantieristica, +40,7% con domanda straniera
Esportazioni Blue Economy italiana in volata l'anno scorso. Con +37% nel 2022 sul 2021 rispetto al +20% registrato per le esportazioni made in Italy. La cantieristica è il settore trainante con un +40,7%. I dati dell’XI Rapporto Nazionale sull’Economia del Mare
Rispetto all'intera economia, quella del mare nel 2022 in Italia ha fatto registrare dei tassi di crescita nettamente superiori per quel che riguarda le esportazioni. Precisamente, l'export nel 2022 è balzato del 37% sul 2021 rispetto invece al +20% segnato per le vendite complessive italiane all’estero.
Presentato oggi in anteprima nazionale l'XI Rapporto sull’Economia del Mare
Questo è quanto, tra l'altro, è emerso dall'ultimo rapporto sulla Blue Economy che è stato elaborato da Unioncamere e dal Centro Studi Tagliacarne. Si tratta, nello specifico, dell’XI Rapporto Nazionale sull’Economia del Mare che, presentato in data odierna al Blue Forum in anteprima nazionale, è stato realizzato dalla Camera di Commercio Frosinone Latina, Informare ed Ossermare.
Blue Economy italiana nel 2022: il saldo commerciale è ampiamente positivo, al top da un decennio
Dal rapporto sulla Blue Economy, oltre ad una crescita dell'export ben superiore alla media nazionale, è emerso nel 2022 pure un saldo commerciale ampiamente positivo. Precisamente, un surplus che ha sfiorato la soglia di 1,9 miliardi di euro. Così come non si registrava per l'Economia del Mare in Italia da un decennio. A livello settoriale, il comparto trainante le esportazioni nel 2022 per la Blue Economy è stato quello della cantieristica con un balzo anno su anno del 40,7% grazie proprio alla forte domanda proveniente dai Paesi esteri.
I numeri dell'Economia del Mare in Italia: dalle imprese agli occupati, passando per il valore aggiunto generato
Quello dell'Economia del Mare in Italia è un settore davvero trainante per la crescita del nostro Paese. Visto che si contano ben 228 mila imprese attive che danno lavoro ad oltre 900.000 addetti. Con un valore aggiunto generato che si attesta a 52,4 miliardi di euro. Ma che vola a complessivi 142,7 miliardi di euro se si include tutta la filiera diretta e indiretta.