Ue, disavanzo: criteri deficit e debito non rispettati da Italia e altri 13 Paesi, ci sono pure Francia e Germania

Sui criteri di deficit e di debito non rispettati l'Italia è in buona compagnia. Anche la Germania, infatti, è stata bacchettata dalla Commissione europea sul disavanzo. Lo stesso dicasi per la Francia. L'esecutivo europeo a gamba tesa sull'Italia pure su catasto, tasse e attuazione del PNRR

Arriva da parte dell'Ue, con il pacchetto di primavera, la bacchettata sul criterio del deficit che non è rispettato non solo dall'Italia, ma anche da altri 13 Paesi europei. Tra questi figurano nella lista dell'esecutivo europeo anche la Germania e la Francia.

Commissione Ue, l'Italia non rispetta il criterio del debito insieme alla Francia ed alla Finlandia

Per la Commissione Ue sono tre i Paesi a non rispettare il criterio del debito: Italia, Finlandia e Francia. Quello della Commissione Ue è una sorta di avvertimento visto che, basandosi sui dati di consuntivo per il corrente anno, nella primavera del 2024 proporrà al Consiglio Ue l'avvio delle procedure per disavanzo eccessivo.

Le raccomandazioni dell'esecutivo europeo sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)

Con riferimento al nostro Paese, inoltre, la Commissione Ue sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) raccomanda un'attuazione non solo continua, ma anche rapida e costante. tale condizione si può realizzare, a detta dell'esecutivo europeo, attraverso l'adozione da parte dell'Italia di una governance efficace unita ad un rafforzamento della capacità amministrativa.

L'intervento della Commissione Ue sulle politiche economiche dell'Italia, inoltre, si estende anche sul tema del Fisco. A tal proposito la raccomandazione è quella di rendere il nostro sistema tributario più efficiente e abbassare le tasse sul lavoro.

La Commissione Ue boccia tra le righe la flat tax, e raccomanda le revisioni catastali

L'esecutivo europeo, inoltre, boccia sostanzialmente la flat tax ritenendo fondamentale che il nostro Paese mantenga e preservi la progressività del sistema tributario. Ed il tutto a fronte di una politica fiscale italiana che, sempre secondo la Commissione Ue, deve essere e deve mantenersi prudente. Infine, viene chiesto al nostro Paese, per quel che riguarda gli immobili, pure un allineamento dei valori catastali con quelli che sono i valori di mercato correnti nel nostro Paese.