Bankitalia su riforma Fisco: coperture adeguate, meno tasse per chi è in regola e più imposte sulle rendite
Meno tasse su lavoro e capitale, e più imposte su consumi e rendite. La ricetta di Bankitalia, in vista della riforma del Fisco da parte del Governo italiano, al fine di sostenere la crescita economica
Nel corso di un'audizione in Commissione finanze alla Camera. la Banca d'Italia si è espressa in merito alla delega per la riforma del sistema tributario nel nostro Paese da parte del Governo italiano. E lo ha fatto, in particolare, con il Caposervizio assistenza e consulenza fiscale dell’Istituto di Via Nazionale.
La posizione di Bankitalia sulla riforma del Fisco: mancano coperture adeguate e strutturali
E con una posizione critica sul provvedimento di riforma del Fisco in quanto Bankitalia, nel complesso, ritiene che non siano indicate delle coperture non solo adeguate e strutturali, ma anche credibili. Ponendo inoltre l'accento sul fatto che in Italia su chi paga le tasse, e quindi i cittadini che sono in regola, andrebbe alleggerito il peso delle imposte attraverso la redistribuzione dei proventi che si ricavano dalla lotta all'evasione fiscale.
Per l’Istituto di Via Nazionale occorre spostare il carico tributario, più imposte sulle rendite finanziarie ed anche sui consumi
In più, per Bankitalia la riforma del Fisco deve essere strutturata in modo tale da sostenere la crescita economica attraverso uno spostamento del carico tributario. Precisamente, con meno tasse sul lavoro e sul capitale, ovverosia su quelli che sono i fattori produttivi, e più imposte, invece, sulle rendite e sui consumi. E questo anche considerando il fatto che nel nostro Paese la tassazione sul lavoro e sul capitale è superiore alla media europea.
I dubbi della Banca d'Italia sulla tassa piatta come modello di imposizione fiscale poco realistico
La Banca d'Italia, sempre riguardo al Fisco, ha inoltre preso posizione pure sulla tassa piatta. Ritenendo quello della flat tax, specie nel nostro Paese, un modello che potrebbe risultare poco realistico. Mentre per quel che riguarda il debito pubblico, essendo quello italiano elevato, l’Istituto di Via Nazionale ha posto l'accento sulla necessità di mantenere nel tempo degli avanzi primari significativi.