Confcommercio, PIL Italia maggio 2023 -0,2% vs aprile: inflazione annua +7,8% e consumi +0,2% su base mensile
Dai dati Congiuntura Confcommercio per il mese corrente, il Prodotto Interno Lordo italiano è atteso in contrazione dello 0,2%. Rispetto ad una crescita dei consumi pari allo 0,2%, ed un aumento dei prezzi nel nostro Paese a +7,8% su base annua
Rispetto allo scorso mese di aprile, nel corrente mese di maggio del 2023, in base ai dati della Congiuntura Confcommercio, il Prodotto Interno Lordo (PIL) italiano è atteso in contrazione dello 0,2%.
Con un'inflazione che è stimata a +7,8% su base annua. Mentre per i consumi a maggio 2023, rispetto al mese precedente, la Confcommercio prevede una crescita pari allo 0,2%. Un aumento trainato, in particolare, dalla domanda di servizi.
Congiuntura Confcommercio maggio 2023 sui consumi, forte crescita per la domanda di auto
Inoltre, sempre per quel che riguarda i consumi, la Confcommercio ha rilevato una dinamica in calo non solo per gli alimentari, ma anche per i mobili e per l'energia elettrica in ragione dell'aumento delle tariffe. Su base annua, invece, si registra un +0,7% per gli acquisti di calzature e di abbigliamento, ed una robusta ripresa, con un +16,9%, per la domanda di autovetture. Come peraltro è emerso dagli ultimi dati ufficiali sulle immatricolazioni auto in Italia. Ed il tutto fermo restando che, per servizi come quelli alberghieri, ricreativi e della ristorazione, in Italia, ha altresì precisato la Confcommercio, la caduta del 2020 non è stata ancora recuperata.
Per la dinamica crescente dei prezzi attesa una discesa dell'inflazione verso fine 2023
Per quel che riguarda invece la dinamica crescente dei prezzi, la Confcommercio ha stimato per maggio 2023, come detto, un'inflazione in aumento su base annua del 7,8%. Rispetto ad una variazione congiunturale pari a +0,5% unitamente ad attese più favorevoli, per il ridimensionamento dei prezzi, nella parte finale del corrente anno.
Ed in tal caso, con questa previsione di rientro dell'inflazione nell'ultima parte del 2023, la Confcommercio prevede che la discesa dei prezzi possa agevolare nel nostro Paese le famiglie dal fronte dei consumi. Con un conseguente recupero della domanda di beni e di servizi.