Rapporto Fisac Cgil, un Ceo di una banca italiana guadagna 86 volte più di un lavoratore. Scendono occupati (-4,3%) e filiali (-3,6%)
Il 2022 è stato un anno d'oro per il sistema bancario italiano, ma solo per i manager e per gli azionisti. Il Ceo di una banca guadagna infatti 86 volte più di un lavoratore. Inoltre, scendono gli occupati (-4,3%) e le filiali (-3,6%) secondo un rapporto della Fisac Cgil nazionale
In Italia tra banchiere e bancario c'è davvero una differenza abissale in termini di retribuzione. E questo perché lo stipendio di un Ceo di una banca risulta essere, mediamente, pari a ben 86 volte quello di un addetto operante nel settore creditizio.
Banche italiane nel 2022, agli azionisti oltre 10,5 miliardi di euro di dividendi distribuiti
E questo in accordo con i dati emersi da un rapporto della Fisac Cgil nazionale che, inoltre, ha messo in evidenza come il 2022 sia stato un anno record non solo per gli stipendi riconosciuti ai Ceo del settore bancario, ma anche per la remunerazione agli azionisti con oltre 10,5 miliardi di euro di dividendi che sono stati distribuiti.
Il Ceo di una grande banca italiana guadagna 86 volte più di un lavoratore del settore
Nel dettaglio, l'analisi da parte della Fisac Cgil nazionale è stata effettuata prendendo a riferimento i primi sette grandi gruppi bancari operanti nel nostro Paese. E se il bancario guadagna quasi novanta volte meno di un Ceo, c'è anche da dire che per il settore nel 2022 è proseguito il processo di desertificazione sul territorio. Con una contrazione delle filiali pari al 3,6%, e con un -4,3% per i dipendenti bancari.
Rinnovo contratto dei dipendenti bancari, la Fisac Cgil chiede la redistribuzione degli utili
Per il comparto del credito, quindi, in Italia l'anno scorso è stato ricco per i manager e per gli azionisti delle banche, ma ora secondo la Fisac Cgil il 2023 deve essere l'anno delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto. Attraverso il rinnovo del contratto che redistribuisca le risorse a favore degli occupati. E questo anche tenendo conto del fatto che con l'aumento dei tassi di interesse, da parte della BCE, le banche andranno a generare nuovi guadagni. Grazie proprio al costo del denaro che è più caro.