Nomine, Donnarumma rinuncia a CDP Venture Capital. Sullo sfondo permane opzione TIM -ESVLUSIVA

Donnarumma ha comunicato al Governo che non accetterà la carica di AD di CDP Venture Capital, si consolida quindi l'ipotesi alla presidenza di TIM, come anticipato dal GdI

Un percorso tutt'altro che lineare quello di Stefano Donnarumma, ad uscente di Terna, che ha appena comunicato al Governo che non accetterà la nomina ad AD di CDP Venture Capital in sostituzione dell'attuale CEO Resmini. Si consolida, d'altra parte, l'ipotesi della presidenza TIM, come anticipato da Il Giornale d'italia.

Certo la transizione sarebbe stata tutt'altro che morbida viste le premesse, o meglio, i nodi da sciogliere per il passaggio alla controllata della Cassa:  buonuscita per trasferimento intercompany e livello di stipendio.

Tutt'altro che una notizia inaspettata quindi, tanto più che, come anticipato da questa testata, era già da qualche tempo nell'aria l'ipotesi di un passaggio del manager in TIM, ossia alla Presidenza della società di telecomunicazioni in sostituzione di Salvatore Rossi o come amministratore delegato di Netco / Reti Tim, dove Donnarumma potrebbe valorizzare la sua esperienza nel mondo delle infrastrutture di rete.

 

Nel frattempo, prosegue il braccio di ferro sempre tra la stessa CDP (che detiene il 9% di Tim), insieme al fondo Macquarie, oltre al fondo KKR, con Vivendi. Mentre la società francese rimane ferma su una richiesta di almeno 28 miliardi per la rete, l'amministratore delegato Pietro Labriola sta procedendo ad incontrare tutti gli stakeholder di Tim per trovare una possibile quadra su valori e perimetri della rete (questo il motivo dell'incontro con Arnaud de Puyfontaine e il CFO François Laroze di settimana scorsa, mentre il 2 maggio ci sarà l'incontro con Assogestioni).