Leonardo, rinnovo del CdA, i proxy advisor IIS e Glass Lewis si schierano con la lista di minoranza GreenWood e non con Assogestioni
Per Leonardo tensioni per il rinnovo del CdA. IIS e Glass Lewis hanno suggerito agli azionisti il voto della lista di minoranza di GreenWood, costituita da quattro candidati: Steven Wood, Giancarlo Ghislanzoni, Silvia Stefini e Dominique Levy
Tensioni per il rinnovo dei membri di minoranza del CdA di Leonardo, la cui Assemblea degli azionisti si riunirà il 9 maggio. All'attenzione dei votanti si profila una seconda lista di minoranza oltre a quella di Assogestioni, ossia quella del fondo GreenWood.
La lista di maggioranza è quella proposta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (che detiene il 30% del capitale sociale) nella quale si leggono i nomi di: Elena Vasco (membro del CdA di Dea Capital e Fiera Milano, con passato in Mediobanca e RCS), Enrica Giorgetti (Direttore Generale di Farmindustria), Francesco Macrì (Dirigente Gruppo Simtel), Trifone Altieri (Presidente del CdA di Invimit), Cristina Manara (Consigliere di amministrazione di Infra.to) e Marcello Sala (Partner di Apis Partner), oltre a Pontecorvo e Cingolani (la cui nomina non sarebbe in discussione).
I due Proxy Advisor per la lista di GreenWood, no Assogestioni
Si sa, però, che sempre di più a influenzare l'opinione degli azionisti è la voce dei Proxy Advisor, suggeritori silenziosi che orientano il voto delle liste.
Per Leonardo, la voce di Institutional Shareholder Services (Iss) e Glass Lewis preannuncia sorprese. I due signori del voto, infatti, si sono trovati d'accordo nell'esortare gli azionisti a votare la lista presentata dal fondo GreenWood (che rappresenta una serie di piccoli investitori di Leonardo, l’1,55%) anziché quella avanzata da Assogestioni.
La lista di GreenWood è composta da quattro candidati e che si contende i quattro posti nel Consiglio di Amministrazione riservati alle minoranze. Il fondo vorrebbe ottenere la nomina di figure gradite nell'azienda, ovvero Steven Wood (fondatore di GreenWood), Giancarlo Ghislanzoni (consulente e partner per McKinsey per oltre trent’anni), Silvia Stefini (consigliera di Renantis, e in passato di altre aziende energetiche) e Dominique Levy (presidente non esecutiva del fondo CDAM).
Inoltre, GreenWood ha fornito una presentazione, The Right Experience at the Right Time, che illustra le ragioni per cui ha proposto la lista: il fondo ritiene che la sua proposta possa aggiungere al consiglio membri con competenze fondamentali in materia di allocazione del capitale, di gestione transfrontaliera e di eccellenza operativa, oltre a una grande conoscenza dell'azienda Leonardo e del settore aerospaziale e della difesa.
L'altra lista di minoranza, non supportata dai due Proxy, è quella di Assogestioni, che possiede l’1% circa del capitale di Leonardo, propone i seguenti candidati: Giuseppe Guizzi , Patrizia Michela Giangualano (membro del CDA di Leonardo, Epta, SEA Aeroporti, Ferragamo e PBI, con incarichi nei Comitati Rischi, Remunerazione, Sostenibilita’ e Innovazione), Marco Annunziata e Nicoletta Corrocher, ma l'accusa rivolta a questo elenco di nomi dal Fondo GreenWood è la mancanza di esperienza nel settore.
ISS e Glass Lewis, perché la lista GreenWood
Allo stesso modo, anche i due Proxy Advisor si sono mo bilitati per argomentare la loro esortazione. IIS ha sottolineato che la lista proposta dalla lista GreenWood «sembra meglio posizionata per rappresentare gli interessi a lungo termine degli azionisti di minoranza e svolgere una supervisione indipendente dell'azione del management».
Glass Lewis spiega di ritenere che GreenWood abbia «giustamente evidenziato una serie di problemi di performance che suggeriscono che la modifica dello status quo sia ragionevolmente giustificata qui, in particolare alla luce di ciò che consideriamo una lista credibile di candidati alternativi»