Bollette, Arera: “Da aprile a giugno costo dell’elettricità giù del 55%”. Ma +34% rispetto al 2021
Nonostante il calo la spesa per la famiglia tipo nel periodo compreso tra l’1 luglio 2022 e il 30 giugno 2023 sarà di circa 1.267 euro, +33,7% rispetto ai 12 mesi precedenti
La bolletta della luce nel mercato tutelato cala del 55% tra aprile e giugno. Lo comunica Arera, l’autorità di regolazione dell’energia, che spiega come “con il forte calo delle quotazioni all’ingrosso dei prodotti energetici, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo in tutela nel secondo trimestre del 2023 si riduce del 55,3%”. Arera precisa inoltre che gli oneri generali di sistema vengono riattivati per tutti i clienti elettrici, comprese le utenze domestiche. Dal primo aprile 2023, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per il cliente tipo sarà di 23,75 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse. La spesa per la famiglia-tipo nel periodo compreso tra il 1 luglio 2022 e il 30 giugno 2023 sarà di circa 1.267 euro, +33,7% rispetto ai 12 mesi precedenti.
La variazione del prezzo finale della famiglia tipo è legata alla diminuzione della voce energia
Per l’energia elettrica la variazione del -55,3% del prezzo finale della famiglia tipo (con consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW) è sostanzialmente legata alla forte diminuzione della voce energia (Pe) -60,9%, ad un leggero calo della voce dispacciamento (Pd) -1,2%, ad un adeguamento delle voci di commercializzazione (Pcv e DispBt) +0,5% e all’aumento della voce oneri di sistema +6,3% in seguito alla loro riattivazione. Rimaste invariate le tariffe di rete regolate (Trasporto, distribuzione e misura).
Besseghini (Arera): “Passaggio nuovo ma ancora delicato della crisi”
“Siamo in un passaggio nuovo e per un verso ancora delicato di questa lunghissima crisi”, ha dichiarato il presidente di Arera, Stefano Besseghini. “I prezzi all’ingrosso del gas evidenziano un mercato che ha preso sul serio lo sforzo europeo di diversificazione e di consolidamento delle infrastrutture. I segnali li vediamo velocemente trasferiti anche ai consumatori finali, anche grazie ad un impianto regolatorio che funziona. Non dobbiamo però perdere la focalizzazione sugli impegni presi e sull’implementazione delle scelte fatte”.