Economia, finanza

FTSE Mib scivola nell'ottava (-1,95%), rotta su oro e fondi monetari

FTSEMib, il principale indice di Borsa Italiana perde l'1,95% nell'intera settimana, mentre l'All Star ha chiuso in calo (1,54%). Segno meno anche per il Mid Cap (-1,47%). Nell'ultima seduta di oggi il FTSEMib ha perso l'1,55% terminando a 27.282 punti. Il bitcoin ha oscillato intorno ai 20.000 dollari. In questi giorni lo spread Bund Btp è tornato sotto quota 180 punti, il rendimento del Btp decennale è pari al 4,3%. 

Tra i titoli che hanno performato meglio a Piazza Affari sul finale spicca Leonardo, che nella seduta odierna ha guadagnato il 2,85% chiudendo a 11,025 euro per azione. La società ha concluso il 2022 con ricavi in crescita e redditività in miglioramento. Recupera Buzzi-Unicem dopo lo scivolone di giovedì, con un rialzo del 2,99%. Fondi e risparmiatori privati sono stati delusi dai corsi dei titoli bancari e del risparmio gestito. Oggi vendite a pioggia per Unicredit (-3,12%) col titolo sceso a 18,62 euro. Giornata 'no' anche per BPER Banca, che perde il 4,47% a 2,691 euro, per BPM che termina a 4,017 euro in calo del 2,97%. Scivolano anche Mediobanca (-2,79% a 9,726 euro), Intesa SanPaolo perde l'1,96% e quota 2,482 euro. Male anche FinecoBank, che chiude in ribasso del 4,58%.

Powell e Biden gelano i mercati

In questa ottava, segnata dati della disoccupazione Usa peggiori delle aspettative, l'euro è salito negli scambi col dollaro a 1,065. Il governatore della FED Jerome Powell si è presentato al Congresso Usa per la consueta relazione, ma con parole dure e inequivocabili. Ha promesso un aumento del passo dei rialzi, dunque è probabile che alla prossima scadenza non si scenda sotto lo 0,50%. Ha precisato inoltre che non aiuterà il Congresso nel caso che si voglia andare a sforare il tetto del debito e rischiare il default. A questo braccio di ferro si aggiunge il fatto che Joe Biden non si prepara alla campagna elettorale aiutando e famiglie e imprese, come tradizionalmente avviene in questa fase del mandato presidenziale. Ha proposto una minimum tax del 25% per i miliardari, ma vuole anche alzare il carico fiscale sul capital gain dal 20% al 39,6%. Ovviamente le dichiarazioni di Powell e di Biden hanno impattato in modo negativo sul settore bancario, generando prese di profitto e corsa alla liquidità. Si sta creando un effetto domino su alcune banche. Dopo Silvergate Bank, anche Silicon Valley Bank appare in forte difficoltà. Questa è una banca che aiuta le start up, piccole società indebitate, dunque un intervento governativo di sicuro ci sarà. La banca è andata in crisi anche per la forte richiesta di rimborsi. In Italia c’è il caso Eurovita che preoccupa le istituzioni. Alcuni scenaristi si domandando quante sono le banche europee che hanno in pancia troppi bond a rischio, facendo traballare la propria reputazione. 

Rotta su oro e fondi monetari

Secondo vari analisti si sta preparando un’estate 2023 ad alto rischio. Alcuni analisti ci fanno vedere che il 2023 avrebbe le carte in regola per essere un buon anno, però secondo altri queste certezze dobbiamo accantonarle. Gli investitori più dinamici stanno riposizionando gli investimenti sul Bund e anche sul Btp Italia, che offre rendimenti interessanti.  Tra gli indici che perdono appeal c'è il Dax di Francoforte. Ma anche il Nasdaq, appena tornato sotto la media mobile. Al momento torna l'interesse sul Bund e il suo rendimento intorno al 2,5%. Ma anche sull'accumulo di oro fisico, sebbene la sua funzione di bene rifugio (per chi non vuole scommettere sul differenziale dei tassi tra euro e dollaro o sugli immobili) non abbia funzionato benissimo nel 2022. La mossa migliore, per ora, pare quella di parcheggiare altrove la liquidità: con orizzonte breve e sui fondi monetari. Fa discutere il caso Tesla, riferisce l'analista indipendente Massimo d'Ambrosio. Il trend di breve periodo sembrerebbe negativo, visto il supporto individuato da vari trader a 167,97. Ma non si può escludere un ritorno verso quota 180,68 dollari e poi verso 192. Bisogna star pronti a vendere però se il prezzo del titolo scende sotto 160 dollari, perchè il primo scivolone potrebbe già toccare il livello 152,80.