Economia, finanza
Ftse Mib perde il 2,78% nell'ottava. Crescita a due cifre per Illa, Rocket Sharing, Visibilia e Autostrade Meridionali.
Ftse Mib perde il 2,78% nell'ottava ma crescono a due cifre Illa, Rocket Sharing, Visibilia e Autostrade Meridionali. Ftse Mib scivola nella settimana del primo anniversario del conflitto tra Russia e Ucraina. L’indice milanese chiude in territorio negativo anche l’ultima seduta della settimana. Male anche le altre Borse europee, che hanno terminato le sedute in rosso, sulla scia dei timori di una ripresa dell’inflazione statunitense e le tensioni geopolitiche.
Economia globale al ribasso
Nessuno oggi, oltre Oceano, si aspetta un allentamento sui tassi da parte della FED. Anzi fioccano timori di nuovi rialzi, soprattutto dopo l'uscita del dato sui prezzi alla produzione, più alto delle stime. Gli analisti di Pimco ritengono che la traiettoria dell’economia globale sia al ribasso. Ma altri sospettano che stia per partire un movimento ribassista molto più lungo di quanto si possa immaginare. Questa situazione potrebbe in qualche modo creare ottime opportunità per l’Europa? Dipende dalla tenuta delle attività produttive nel Vecchio Continente e dalle prossime mosse della BCE, sostengono alcuni analisti. Mentre il mondo teme lo spettro della recessione e il cambio euro/dollaro scende a 1,055, l’Europa potrebbe avvantaggiarsi, almeno per un po’, di un salutare rallentamento dell’inflazione per aumentare le esportazioni. E magari vedere a medio termine le sue migliori società quotate uscire da un lungo decennio di sudditanza. Siamo stati sempre in seconda linea dietro alle big statunitensi quotate a Wall Street.
Rimbalzo o inversione di tendenza?
Analisti e commentatori si stanno scannando per decidere se si tratta di rimbalzo o di inversione di tendenza, quello che è successo dopo quattro sedute consecutive di calo sui listini occidentali. Non dimentichiamo che i mercati hanno avviato il mese di febbraio ormai agli sgoccioli, con un rialzo strano ed euforico, che ricorda quello dell’estate 2022. Un rialzo subito spento poi, come ricordano i più attenti, da un tagliente intervento del governatore Jerome Powell. Ora che l’indice S&P 500 perde oltre 200 punti e scende fino al supporto 3.980, stiamo a vedere che succede. Ad aiutare il rialzo o rimbalzo che a dir si voglia, hanno contribuito i dati diffusi in settimana, relativi all’inflazione europea di gennaio (confermata in calo all’8,6% dal 9,2% di dicembre) e il Pil statunitense del quarto trimestre 2022, che è stato rivisto al ribasso (2,7% annualizzato dal 2,9% preliminare).
Caccia aperta ai bond
Passando a Piazza Affari, la settimana si chiude chiude con un controvalore degli scambi salito a 3,33 miliardi di euro, con lo spread Btp-Bund rimasto sotto i 190 punti e il rendimento del Btp decennale in oscillazione intorno al tasso 4,45%. L’analista indipendente Massimo d’Ambrosio ritiene che il Ftse Mib sia situato a ridosso di una importante resistenza statica, individuata sui massimi precedenti a 28.200. Tutti stanno aspettando i dati italiani ed europei sulla disoccupazione e sull’inflazione per prendere posizione sull’azionario. Ma a proposito di bond non ci sono dubbi, è caccia aperta alle occasioni migliori. A tal proposito, è stata la banca Montepaschi ad attirare gli sguardi nelle ultime battute. Il titolo di Rocca Salimbeni ha chiuso a 2,669 euro e ha lanciato un’operazione da 750 milioni di euro rivolta a investitori istituzionali, alla quale hanno risposto offerte per 1,6 miliardi. Si tratta di un bond unsecured di tipo Senior Preferred con scadenza triennale e opzione di rimborso anticipato tre due anni. La cedola finale è stata fissata al 6,75%: meno del previsto, ma in ogni caso è una bella preda per chi è riuscita a prenderla.
Il boom di Illa e le altre
Tra i titoli in luce questa settimana a Piazza Affari spiccano Illa (+50%), Rocket Sharing Company (+17,20%), Visibilia Editore (+14,75%) Autostrade Meridionali (+12,70%) Dotstay (+9,09%), Fope (+7,98%) Svas Biosana 8+7,83%) Vianini (+5,61%). Gli occhi dei risparmiatori sono rivolti a Telecom Italia Tim, che ha ricevuto un’offerta non vincolante da KKR per NetCo che sarà attentamente valutata. Intanto la compagnia telefonica ha incassato un rialzo dell’1,36% quotando 0,3066 euro. Niente da fare invece per Eni, che aveva subito una pesante correzione la scorsa settimana. Il ribasso dell’ultima seduta ha portato il colosso petrolifero a quotare 13,192 euro e a incassare revisioni al ribasso del suo target price. La revisione del piano industriale da qui al 2026 non piace ad alcune banche d’affari, che hanno spostato l’attenzione invece su Saipem.