Economia, Finanza
FTSEMib scivola all'ultima seduta ma la settimana chiude positiva (+1,18%). Rally di Iveco, in luce i petroliferi, male i titoli finanziari
FTSEMib chiude in rialzo dell’ 1,18% la settimana, anche se nell’ultima seduta termina in territorio negativo, in flessione dello 0,86% a 27.268 punti. Tra prese di profitto e attese per le elezioni regionali, Milano difende il livello 27.000 punti mentre altre piazze finanziarie europee chiudono in rosso e Wall Street prosegue con un trend alquanto intermittente. Nell’ultima seduta della giornata il FTSE Italia All Share ha chiuso in calo dello 0,95%. Male anche il FTSE Italia Mid Cap (-1,89%) e il FTSE Italia Star (-1,76%). Nella seduta di fine settimana il controvalore degli scambi è salito a 2,9 miliardi di euro.
Iveco alle stelle a Milano, tonfo di Adidas al Dax
Il listino milanese ha concluso una settimana brillante per l’azionario e ha festeggiato il rally di Iveco grazie agli ottimi risultati presentati e alle previsioni di utili in crescita. In attesa della Fashion Week, si registra al Dax il tonfo di Adidas (-11,33%), dopo la fine dell’idillio con il rapper Kanye West. Titoli fashion in subbuglio anche a Madrid dopo i recenti ribassi di Inditex, produttrice di Zara (-4,84%). Molti brand quotati, italiani e no, si preparano però a raccogliere consensi a breve. Fanno conto sugli ultimi dati diffusi dall’Università del Michigan che ha annunciato un dato record a proposito di fiducia dei consumatori americani per il mese di febbraio. Ma prima di festeggiare con gli acquisti, molti gestori attenderanno i dati sui prezzi al consumo statunitensi dello scorso gennaio, in uscita la prossima settimana. Questi e altri numeri, suggeriscono gli analisti di Giotto Cellino Sim, permetteranno di riflettere sull’andamento dei tassi che potrebbe anche toccare il 5,1% in Usa, visto che il dollaro ha recuperato terreno nei confronti dell’euro (quotando a fine settimana 1,066). L future sul decennale americano sembra pronto a dare un ennesimo segnale di debolezza, che porterebbe a ulteriori rialzi da parte della Fed.
Occhi puntati su Francoforte e Tokyo
Gli occhi di alcuni investitori però sono puntati anche verso Francoforte. I tassi europei resteranno alti, conferma il membro del consiglio direttivo Isabel Schnabel. Ma anche verso il Giappone, dove Kazuo Ueda potrebbe diventare il prossimo governatore della banca centrale nipponica. Non cala l’attenzione ovviamente verso Mosca, che ha annunciato di voler tagliare la propria produzione di petrolio di 500 mila barili a partire da marzo. Una mossa finalizzata a replicare al tetto al prezzo del greggio russo varato dai Paesi fiancheggiatori dell’Ucraina. Secondo l’analista indipendente Massimo d’Ambrosio, il prezzo del petrolio Brent si trova graficamente in una fase laterale, all’interno di un rettangolo. La rottura al rialzo potrebbe favorire la crescita dell’inflazione o quanto meno non aiuterebbe per la discesa.
Queste novità hanno portato ovunque in evidenza i corsi dei titoli petroliferi ed energetici italiani come Eni, Tenaris, Enel che festeggia un Ebitda superiore alle attese e apprezzamenti da analisti e banche d’affari, prima fra tutti Equita Sm. In luce anche Leonardo, viste le voci di nuove spese militari nel Vecchio Continente. La settimana si chiude con i titoli di banche e servizi connessi ancora in sofferenza, gli occhi si appuntano su FinecoBank, Nexi, ma anche su Illimity Bank Unipol. Questa settimana si chiude con la fine del gossip su Mps dopo il disinteresse a qualsiasi operazione dichiarato da Unicredit.