Rete TIM, nulla di fatto dal tavolo del MISE. Bisogna prima pensare agli incentivi

Si è tenuto ieri al MISE il tavolo della rete unica che si è concluso con un nulla di fatto. Si prende tempo e si aspettano gli incentivi

Ieri al Ministero dello Sviluppo Economico – MISE si sono seduti a un tavolo Federico Eichberg, capo di gabinetto del ministero di Adolfo Urso , Angelo Borrelli, capo del dipartimento per la trasformazione digitale, Francesco Mele, AD di CDP Equity con l’advisor di Credit Suisse, Alessandro Daffina di Rothschild, advisor di Vivendi con Carmen Zizza, advisor per i rapporti con il governo e i consulenti Irving Bellotti e Daniele Ruvinetti. Tra di loro anche l’AD di Tim Pietro Labriola.

Argomento del giorno: un elenco di almeno dieci punti  per poter confezionare al meglio il pacchetto di incentivi dedicati al settore delle Telecomunicazioni (tlc). Abbassamento dell’IVA, limiti delle frequenze 5G, tariffe Agcom: solo alcune delle proposte. Un passo propedeutico alle proposte per la Rete. I tempi dunque, come sottolinea MF-Milano Finanza, si allungano per due ragioni: l’azienda guidata da Labriola non è in sofferenza quindi non necessità di interventi urgenti. E quindi il momento di lavorare su interventi strutturali a lungo termine.