Aumento pensioni gennaio 2023, quando arriva il pagamento e quali sono le nuove fasce
La manovra 2023 ha introdotto per il biennio 2023-2024 sette fasce di rivalutazione, scopriamo quindi quali sono e quando arriva il pagamento
Aumento pensioni di gennaio 2023, quando arriva il pagamento e quali sono le nuove fasce? L'incremento del sussidio pensionistico a partire dal mese di gennaio riguarderà determinate fasce, mentre per il primo mese dell'anno verrà distribuita in ordine alfabetico. Scopriamo quando.
Aumento pensioni gennaio, quando arriva il pagamento
Il pagamento sarà distribuito a partire dal 3 gennaio. Da questa data sarà possibile ritirare la somma sul proprio conto corrente nonché andarla a prelevare quando arriverà il proprio turno. Martedì 3 gennaio: cognomi dalla A alla B; mercoledì 4 gennaio: cognomi dalla C alla D; giovedì 5 gennaio: cognomi dalla E alla K; sabato 7 gennaio (mattina): cognomi dalla L alla O; lunedì 9 gennaio: cognomi dalla P alla R; martedì 10 gennaio: cognomi dalla S alla Z.
Pensioni gennaio, quali sono le nuove fasce
Dal mese di gennaio, grazie alla legge di bilancio gli assegni saranno più corposi. Non solo l'innalzamento delle pensioni minime a 600 euro per gli over 75, novità in merito alla perequazione, vale a dire il sistema in base al quale le pensioni sono adeguate all'aumento del costo della vita. Per il nuovo anno fissato l'aumento al tasso del 7,3%. Il minimo Inps si alza perciò da 525,38 euro a 563,73 euro con un aumento di 38,35 euro mensili e di 498 euro in un anno con la perequazione che interessa tutte le pensioni.
L'assegno aumenta al 100% per tutti i trattamenti di importo non superiore a 4 volte il minimo, ovvero pari a 2.101,52 euro massimi. Per importi superiore, la tabella è differente:
tra 4 e 5 volte il minimo (fino a 2.625 euro lordi), aumento all’85%;
tra 5 e 6 volte il minimo (fino a 3.150 euro lordi), aumento del 53%;
tra 6 e 8 volte il minimo (fino a 4.200 euro), aumento del 47%;
tra 8 e 10 volte il minimo (fino a 5.250 euro) , aumento del 37%;
oltre 10 volte il minimo, la rivalutazione è del 32%.