Evasione Iva, Italia prima in Europa: nel 2020 persi 26miliardi di euro. Staccate Francia e Germania (14 e 11miliardi)
Si tratta dell'imposta sul Valore aggiunto non riscossa. Il totale per l'Unione è di 93 miliardi
Un triste record per l'Italia. Il nostro Paese è primo in Europa per evasione dell'Iva dato che nel 2020 sono andati persi circa 26 miliardi di euro: si tratta dell'imposta sul Valore Aggiunto non riscossa. Più staccate Francia con 14 miliardi e Germania con 11. Mentre in tutta Europa si sono "dispersi" 93miliardi di euro. Il commissario Ue Paolo Gentiloni si dice preoccupato e commenta: "Stiamo lavorando sulla legge di bilancio italiana, adotteremo un'opinione la settimana prossima. I nostri principi mi sembrano evidenti, basta leggersi il Pnrr o le raccomandazioni Ue per sapere che per noi sia la fatturazione elettronica che la lotta all'evasione sono grandi priorità".
Evasione iva, Italia testa di serie. Seguono Francia e Germania
Per quanto riguarda il "gap Iva", anche in termini percentuali il record, tra le principali economie, è sempre dell'Italia: 20,8%, ciò significa che nelle casse delle Stato manca più di 1 euro su 5. Chi fa peggio sono Malta (24,1%) e Romania (35,7%). Dall'altra parte della graduatoria, tra i più virtuosi, abbiamo la Finlandia (1,3%), l'Estonia (1,8%) e la Svezia (2%). La Commissione Ue ha effettuato queste stime assieme ad un pacchetto per modernizzare e migliorare il funzionamento del sistema dell'imposta sul valore aggiunto per le imprese.
Nel 2020, il divario complessivo dell'Iva nell'Ue è stimato a 93 miliardi di euro, vale a dire il 9,1% del totale delle entrate Iva previste, ed "un quarto dei quali può essere prudentemente attribuito alla frode", sottolinea Gentiloni, che ribadisce "fiducia nel governo Meloni che rispetterà gli obiettivi". Su questo punto si registra un calo di circa 30 miliardi di euro rispetto alle cifre riviste del 2019. "Il gap dell'Iva rimane chiaramente un problema urgente, in un momento in cui i governi hanno bisogno di entrate sostenibili per aiutare a superare l'incertezza economica attuale. È quindi necessaria un'azione urgente per mitigare queste perdite, soprattutto perchè le stime suggeriscono che circa un quarto del divario dell'Iva può essere direttamente attribuito al reato di frode dell'imposta", spiega la Commissione europea.
Di Ivan Vito