Italiani spaventati e più poveri: ecco come ci hanno ridotto i lockdwon secondo Censis
Un milione di italiani sono scesi sotto la soglia di sussistenza, un giovane su quattro non studia e non lavora, 3 su 5 temono la guerra mondiale: un bilancio catastrofico dal 2019 a oggi
"La malinconia definisce oggi il carattere degli italiani": questa frase riassume perfettamente il report con cui il Centro Studi Investimenti Sociali (Censis) riassume il quadro sociale, economico e psicologico del nostro paese. In effetti, c'è poco di cui rallegrarsi: la congiuntura economico-politica disastrosa degli anni di lockdown, uniti alle nuove preoccupazione per la guerra in Ucraina, sta creando un diffuso malessere sociale, in cui i giovani soffrono più di tutti. Ma diamo un occhio ai numeri:
Censis: "Italiani più poveri e demotivati, non hanno più la forza di cambiare la loro situazione"
Il quadro che emerge dal 56esimo rapporto Censis, che descrive il triennio 2019-2022, è uno di forte passività. Gli Italiani non hanno più la forza di cambiare: emerge che 8 su 10 non hanno la forza di fare sacrifici per migliorare a livello di carriera, moda o bellezza fisica: di questi, 81,5% per vestirsi alla moda, il 70,5% per comprare prodotti prestigiosi, il 63,5% per sembrare più giovani, il 58,7% per essere più belli. Un italiano su tre, inoltre, non vuole più fare sacrifici neanche per guadagnare di più o ottenere un lavoro migliore.
Due terzi degli italiani si sentono insicuri. Il 90% dichiara di "provare tristezza", metà di "sentirsi passivi". Un dato inquietante: ormai l'84,5% degli italiani sente che eventi lontani possano minacciare il suo benessere e la sua sicurezza. Più di metà ha paura della guerra nucleare.
Anche la situazione economica non fa dormire sonni tranquilli agli italiani. Abbiamo un milione di poveri assoluti in più rispetto al 2019, bilancio catastrofico in cui evidentemente il Covid e i lockdown governativi hanno giocato un ruolo importante. Un altro triste record italiano: il 23,1% dei giovani non studia e non lavora (Neet), più che in qualsiasi altro paese europeo. Due famiglie su tre temono di dover ridurre il proprio tenore di vita. Cresce anche la rabbia sociale: abbiamo un 87,8% di persone inferocite per il gap di stipendi tra manager e dipendenti, e un 84% furioso per le tasse bassissime o evase da parte dei giganti del web (Google, Amazon, i social).
Un quadro sociale conflittuale e depresso, in cui la maggior parte delle persone non riesce a tirarsi fuori, né a vederla con ottimismo. Un quadro che dovrà essere regolato o gestito, pena il sorgere di conflitti sociali.