FTX, bancarotta da 2 miliardi: il crack coinvolge 100 mila investitori tra cui Blackrock

La bancarotta FTX è il crack più grande dopo lo scandalo MtGox del 2014, tra i colossi coinvolti per la sparizione di 2 miliardi di dollari c'è anche il fondo Blackrock e il fondo pensioni dell'Ontario

Per spiegare il crack di FTX per chi non è addetto al settore e non è appassionato al mondo delle criptovalute, può essere paragonato a un crack di Lehman Brothers che fallì nel 2008 a seguito della grande crisi finanziaria drogata dai mutui subprime. Esattamente come l'istituto di credito fallito nel 2008, FTX è una piattaforma di Exchange tra le più importanti al mondo. Si tratta di un crack da 2 miliardi di dollari, perché ha tanto ammontava il valore delle criptovalute depositate dai 100 mila clienti coinvolti, tra cui Blackrock e il fondo pensioni dell'Ontario. 

FTX bancarotta: 2 miliardi di crack

L'amministratore delegato Sam Bankman Fried subito dopo la chiusura della società è scappato a gambe levate e non si sa dove sia finito, C'è chi dice che si ha volato con un jet privato in Argentina e altre invece indicano le Bahamas punto di sicuro la fuga da Arsenio Lupin troverà alle calcagna pezzi veramente duri duri e navigati dell'FBI e della Casa Bianca che ha annunciato di stare monitorando il tracollo di FTX, la bancarotta di questa importantissima società confermerà la necessità di regolamentare il mercato. Ma per quanto concerne il tracollo di FTX, persino la rivale binance, una delle piattaforme di Exchange più grandi al mondo attentato di salvarla con 8 miliardi di dollari. Quando però il colosso si è affacciato a vedere i conti del rivale che avrebbe quindi assorbito, è rimasta sconvolta ed è fuggita via a gambe levate. La questione di FTX sembra effettivamente irrisolvibile. 
Anche l'ex governatrice della Federal Reserve e segretaria al tesoro americano, Janet Yellen, ha rimarcato la necessità di una regolamentazione a causa della debolezza dell'intero mondo delle valute digitali.
A quanto pare molte aziende di Exchange sono andate in sofferenza dopo l'ultimo crollo di Bitcoin che ha trascinato con sé il crollo di moltissime altre criptovalute nel mondo digitale. Prima di comprendere però da cosa è causata questa sofferenza, dobbiamo comprendere che da qualche anno all'interno delle piattaforme di Exchange sono stati inseriti dei veri e propri contratti future. C'è chi per la gestione di queste posizioni utilizza anche la leva e questo naturalmente causa l'Impiego di denaro della stessa piattaforma che quindi diventa una vera e propria banca finanziaria.
In passato le piattaforme di Exchange fungevano soltanto come piazze di incontro tra clienti e fruitori di criptovalute che scambiano denaro tra loro. Le piattaforme guadagnavano soltanto dalla percentuale relativa alle tasse.
La situazione di questa società dunque è stata inevitabilmente drogata da queste implicazioni che è lo stesso banco ha dovuto mantenere per garantire i clienti i servizi finanziari necessari ad attirare capitali.

FTX bancarotta: Binance un tentato salvataggio "interessato"

Lo scorso 6 novembre il CEO di Binance, Chanpeng Zhao, annunciato che avrebbe venduto tutti i token digitali di FTX per 580 milioni di dollari.
Sono molti token o le criptovalute che vengono degli stati da binance dopo che si lamenta l'ombra della truffa. E la truffa nel mondo delle criptovalute purtroppo è stata quasi la regola in questi anni. Non si è trattato magari di vere e proprie truffe, ma di crack che hanno danneggiato i clienti come l'ormai storica violazione che ha danneggiato l'azienda e tutti i clienti di MtGox nel 2014.
Quattro giorni prima la testata CoinDesk aveva detto che gran parte dei 14,6 miliardi di dollari di asset di alameda erano detenuti nel suo stesso token digitale.
Il problema è che l'annuncio di Binance ha generato un vero e proprio panic cell tra tutti i clienti del token di FTX e che ha contribuito ulteriormente a indebolire la società che poi sarebbe stata quasi comprata da Binance che ha deciso di tirarsi indietro.
Naturalmente FTX ha sede alle Bahamas dove la giurisdizione segreta consente una discrezione pressoché quasi assoluta su tutti i bilanci e le operazioni finanziarie. Questo significa che nonostante tutte i possibili furti addebitabili a terzi all'interno della piattaforma, non si sa esattamente quanto denaro sia stato sottratto e da chi.
La questione FTX è importantissima non soltanto per tutti i clienti coinvolti ma anche perché oltre ai 100.000 clienti retail ci sono anche alcuni pesci grossi come la softbank giapponese, gli HedgeFund Galois e Sequoia è il fondo pensioni degli insegnanti dell'Ontario oltre a Blackrock.
La stessa Binance inoltre ha oltre 74 miliardi di dollari in pancia ma 23 miliardi di questi sono rappresentati da valute digitali emesse dalla stessa piattaforma. Basterebbe gridare allo scandalo per una di queste e far crollare quindi integralmente binance che comunque è forte della sua bnb una delle monete più quotate sul mercato e che rappresenta la valuta ufficiale della piattaforma.
Naturalmente la questione delle regolamentazioni nel mondo delle criptovalute è in un qualche modo innaturale poiché la criptovaluta nasce proprio come simbolo di libertà finanziaria dei suoi utenti e fruitori che sono allo stesso tempo clienti e banche, in grado di prestare denaro attraverso le piattaforme DeFi che consentono quindi una finanza decentralizzata, e poi di detenere lo stesso denaro in un wallet privato.