Pressione fiscale, CGIA: nel 2022 record di 43,8%. Ecco l'eredità di Draghi e il governo dei migliori

Il calcolo della CGIA non lascia dubbi: quasi la metà dei profitti degli italiani se ne vanno in tasse e tributi. Ecco il lascito di Draghi e il governo dei migliori: una pressione fiscale record del 43,8%

Dal 2020 al 2022 l'Italia ha vissuto veri e propri anni orribili per la pressione fiscale. Adesso l'ultimo report della CGIA lo fotografa chiaramente: negli ultimi 12 mesi i cittadini italiani sono stati soggetti a una tassazione del 43,8%. Ciò significa che su ogni 100 euro guadagnati, quasi 44 se ne sono andati via per pagare i tributi allo Stato. Circa la metà del guadagno complessivo, dunque, di tutti gli imprenditori italiani in fumo per estinguere i debiti con Roma. Una situazione insostenibile, vero lascito del governo dei migliori e di Mario Draghi, tanto decantato come il miglior leader possibile per l'Italia.

Pressione fiscale, CGIA: record del 43,8%

Una pressione fiscale così non si era mai vista. Come spiegato dalla CGIA si tratta del frutto non tanto dell'aumento delle tasse quanto di una serie di congiunture internazionali che ben conosciamo. Su tutti l'aumento dell'inflazione che nell'ultimo periodo ha segnato una doppia cifra, cosa che non succedeva da decenni. Senza dubbio una conseguenza dell'atteggiamento duro che l'occidente, o meglio gli Stati Uniti, hanno voluto necessariamente mantenere nei confronti della Russia. La penuria di risorse energetiche ha comportato un aumento dei prezzi generale, che naturalmente ha influito sulla pressione fiscale tramite le imposte indirette.

Gli altri due fattori riguardano strettamente il COVID. Uno è relativo alla ripresa avvenuta nell'ultimo anno di tutte le attività economiche che sono potute tornare a pieno regime dopo le chiusure forzate del biennio 2020-21. L'ultimo è legato all'attività del governo: l'aver abbandonato la sospensione dei versamenti tributari dovuti ha fatto aumentare furiosamente la pressione fiscale. Oltre a mettere in difficoltà tante famiglie e piccoli imprenditori, costretti a chiudere in massa, funestati anche da un aumento delle bollette improvviso e mai visto. Insomma un quadro terrificante che Mario Draghi e "il governo dei migliori" non hanno fatto altro che peggiorare.