Governo, via libera del Cdm alla Nadef. L'intera manovra di 21 miliardi sarà destinata al contrasto del caro energia
L'entità della manovra netta 2023, come specificato nel documento della Nadef, viene stimata in circa 21 miliardi e sarà destinata ad abbassare le bollette degli italiani
Il Cdm riunitosi quest'oggi per discutere principalmente sui prossimi provvedimenti economici da adottare nella prossima manovra di bilanci ha approvato la Nadef. Questa era sul tavolo oggi venerdì 4 novembre assieme alla Relazione sull'aggiustamento di bilancio, mentre per quanto riguarda le misure decise contro il caro energia il governo ha stanziato 21 miliardi. Cifra che dovrà essere usata per abbassare principalmente il costo delle bollette con la crisi in corso. Si tratta della manovra netta.
Cdm, Nadef approvata: settimana prossima misure contro caro energia
Settimana prossima a tal proposito si riunirà un nuovo Cdm per decidere le misure da adottare sul contrasto al caro energia. Dopotutto Giorgia Meloni nell'incontro di ieri a Bruxelles coi vertici europei lo aveva confermato. "Stiamo correndo contro il tempo con la legge di bilancio". Sul tavolo del Consiglio dei ministri è finito anche il dl sulla riorganizzazione dei ministeri attraverso il quale, tra l'altro, verrà affidato al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano il ruolo di autorità delegata ai servizi di informazione per la sicurezza.
Secondo quanto si apprende, nella Nadef appena approvata dal consiglio dei ministri "il deficit programmatico per quest'anno è fissato al 5,6% del Pil, mentre la stima tendenziale è intorno al 5,1%. L'anno prossimo cambierà, e scenderà al 4,5%, per poi attestarsi al 3,7% nel 2024 e al 3% nel 2025. La stretta sulle spese attende i ministeri. Si stimano circa 800 milioni di euro di risparmi per il 2023, 1.200 milioni per il 2024 e 1.500 milioni dal 2025. "Entro il 31 maggio di ciascun anno, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, devono essere definiti gli obiettivi di spesa per ciascun ministero".
"Tali obiettivi, riferiti al successivo triennio di programmazione, potranno essere definiti in termini di limiti di spesa, comprendendo in essi anche eventuali risorse aggiuntive rispetto a quelle previste a legislazione vigente, e di risparmi da conseguire, anche tenendo conto delle eventuali ulteriori iniziative connesse alle priorità politiche del Governo", è la nota del dpcm sulla spending review firmato dal presidente del Consiglio.
Di Ivan Vito