Legge di bilancio, si parte da 21 miliardi in dote: tre quarti alle bollette. Poi tagli al superbonus e tassa su Amazon
Meloni e Giorgetti al lavoro sulla prossima manovra finanziaria: previsto anche l'aumento del tetto al contante fino a 5 mila euro
La prossima legge di bilancio sarà il primo esame del governo Meloni. Il momento è difficile, le risorse sono poche e verranno tutte, o quasi destinate per contrastare il caro energia: ridurre il costo delle bollette delle famiglie italiane è il primo obiettivo del neo governo, a cui dedicherà 3/4 delle risorse della prossima manovra finanziaria.
Legge di bilancio, si parte da 21 miliardi in dote: caro bollette, superbonus e tassa su Amazon
E la cifra corrisponde alle stime del deficit programmatico che si stanno ultimando nell’aggiornamento della Nadef. L'obiettivo è concludere tutto in tempi stretti, come chiedono anche dall'opposizione. Meloni e Giorgetti, nuovo titolare del Mef hanno fatto il punto ieri venerdì 28 ottobre. Il cronoprogramma parte dall’integrazione della Nota di aggiornamento al Def: il quadro programmatico dovrebbe garantire un asticelle del deficit nel 2023 ad un valore compreso tra il 3,9% e 4,5% del Pil. Ma si aspettano gli ultimi dati dell'Istat in programma il prossimo lunedì.
Per l'anno prossimo è dunque previsto uno spazio di manovra compreso tra 9,5 e 20,8 miliardi, considerando che la previsione tendenziale è al 3,4%. Poi ci sarà la relazione sull'aggiustamento di bilancio: a seguito di questa, se il Parlamento lo approverà, si potrà utilizzare il "tesoretto" di circa 9,4 miliardi di minor deficit lasciato dallo scorso governo, che servirà a finanziare il dl aiuti 4.
Poi come detto, spazio alla manovra. In cantiere c'è il capitolo pensioni e l’allargamento della flat tax per le partite Iva. Tagli al superbonus 110%: qui in particolare si sta discutendo di escludere almeno una fascia di immobili dalla possibilità di richiederlo. E poi cancellazione del reddito di cittadinanza. Presente anche una "tassa verde" per le società di distribuzione come Amazon: una tassa, non per l'azienda di Bezos in particolare, ma per tutte le compagnie di consegne che usano mezzi inquinanti. Previsto un innalzamento del tetto al contante fino a 5 mila euro: dovrebbe essere questo il compromesso trovato nella maggioranza: una misura presente nel programma di governo e su cui la Lega ha già voluto mettere le cose in chiaro.