Robotica, Cina leader mondiale: con 243mila unità produce la metà delle macchine installate

Nel 2021 le produzioni di robot industriali a Pechino sono aumentate del 45%, una percentuale di molto superiore agli Stati Uniti (+27%) ed Europa (+15%)

Se in azienda avete un robot industriale è molto probabile che sia “made in China”. Le possibilità sono più o meno al 50%, dato che Pechino produce la metà delle macchine su scala globale. Oggi, martedì 20 settembre, il Wall Street Journal ha svelato in anteprima i risultati dei dati annuali dell’International federation of robotics, un’organizzazione professionale senza scopo di lucro fondata nel 1987 a Francoforte per promuovere, rafforzare e proteggere l’industria della robotica nel mondo. Dall’analisi emerge che le produzioni di robot industriali in Cina nel 2021 sono aumentate del 45% rispetto all’anno precedente, superando le 243 mila unità su un totale internazionale di 486.800: significa che la metà di tutte le installazioni di robot industriali pesanti installate nel mondo lo scorso anno sono cinesi.

Robotica, Cina leader mondiale: con 243mila unità produce la metà delle macchine installate

La corsa all’automazione di Pechino riflette anche la necessità per le fabbriche cinesi di adattarsi alla diminuzione della manodopera a basso costo e al progressivo aumento dei salari: l’obiettivo è contenere i costi e rendere meno vantaggioso per le aziende occidentali spostare la produzione in altri mercati emergenti o nei propri paesi d’origine. Geopolitica, non solo economia e industria. La robotica costituisce una tecnologia fondamentale per i processi di produzione. Secondo Lu Zhangyuan, direttore dell’Advanced industrial robot research institute in Cina, “analizzare i dati dell’industria della robotica equivale a misurare la temperatura dell’industria manifatturiera”.

Robotica, Cina leader mondiale: con 243mila unità produce la metà delle macchine installate

La riduzione degli scambi commerciali e dei rapporti internazionali in seguito alle restrizioni post-Covid ha favorito ulteriormente lo sviluppo dell’industria robotica cinese per soddisfare la domanda interna, sostituendo in alcuni settori la presenza di robot europei e giapponesi, sino ad allora considerate le tecnologie robotiche a più elevato livello di prestazioni. I dati dell’International federation of robotics mostrano che nel 2021 le installazioni cinesi dei produttori di elettronica sono aumentate del 30%. Hanno investito pesantemente nella robotica soprattutto le case automobilistiche, i produttori di plastica, gomma, metalli e macchinari. Lo scorso anno le installazioni di robot industriali in tutto il mondo sono state 486.800: con un aumento del 27% rispetto al 2020. La crescita delle spedizioni nel 2020 è cambiata poco rispetto all’anno precedente, a causa della pandemia. Gli Stati Uniti hanno installato 49.400 robot nel 2021, con un aumento del 27% su base annua, mentre le installazioni in Europa hanno toccato quota 78 mila (+15%). Numeri comunque lontani da quelli della Cina.