Energia: Librandi, servono 100 mld per azzerare rincari di elettricità e gas
"In questo momento di crisi e di guerra, la priorità è fare di tutto per sostenere famiglie e imprese. Il prossimo governo dovrà stanziare 100 miliardi di euro per neutralizzare gli aumenti delle bollette registrati da febbraio. Di fatto, significa fornire gas ed elettricità di Stato fino alla fine del 2023 per evitare recessione e sofferenze, con il rischio blocco produttivo per centinaia di aziende e cassa integrazione per migliaia di lavoratori. La cifra è stimata a partire dall'analisi dei dati su importazione e consumo di gas, delle previsioni sul reale andamento dei mercati e della nuova politica energetica inaugurata dal Premier Draghi". Queste le parole di Gianfranco Librandi, candidato alla Camera dei deputati in coalizione con il centrosinistra in quota +Europa a Milano (collegio uninominale 8).
"Si tratta - aggiunge - di un investimento pari a più del 5 per cento del PIL, assolutamente necessario in questa fase, ma che dovrà essere limitato solo al prossimo anno, ovvero il tempo necessario a sostituire il gas russo con fonti alternative. Le evidenze suggeriscono che il 2023 sarà il vero ostacolo da superare e, pertanto, un investimento di 100 miliardi di euro a debito, oltre che giustificato dalla congiuntura, risulta anche sostenibile con un piano di rientro serio, non superiore ai dieci anni e che preveda lo sblocco integrale degli iter autorizzativi per le rinnovabili. Ad oggi, più di 1400 impianti, tra eolico, fotovoltaico e biomasse, sono bloccati dalla burocrazia. Questi sono fondamentali per il raggiungimento della soglia di 80 GW di rinnovabili entro il 2030. Abbiamo le soluzioni in casa e alla nostra portata, è ora di darsi da fare per evitare crisi e disoccupazione", conclude Librandi.