Caro carburante, taglio delle accise prorogato fino al 5 ottobre
Il taglio sul prezzo del carburante era stato deciso dal Governo Mario Draghi. Anche dopo le elezioni, è stata confermata la proroga del taglio sulle accise. Ecco fino a quando e come funziona
Il taglio sul prezzo del carburante sarà prorogato fino al 05 ottobre 2022. L'idea presa dal Governo Mario Draghi resterà in vigore anche post elezioni, quando l'attuale Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana ufficializzerà le sue dimissioni per cedere il posto al prossimo candidato.
Nel frattempo, i ministri dell'Economia e della Transizione ecologica, rispettivamente Daniele Franco e Roberto Cingolani, hanno firmato il Decreto che sancisce la proroga per tagliare 30 centesimi al litro per il diesel, la benzina, il metano per autotrazione e il GPL.
Taglio sul prezzo del carburante: secondo l'UNC non è sufficiente
Secondo l'Unione nazionale consumatori il risparmio di 30 centesimi a litro sarebbe un'idea di partenza buona, ma non sufficiente per garantire un effettivo risparmio. Motivo per cui la stessa UNC ha dichiarato quanto segue:
"Bene, ma troppo poco! L'estensione dal 20 settembre al 5 ottobre del taglio delle accise, appena 15 giorni, è un topolino che viene mangiato dal gatto. Ci rendiamo conto che il Governo è in carica solo per il disbrigo degli affari correnti, ma, essendo le elezioni il 25 settembre, per i primi di ottobre non avremo certo in carica un nuovo esecutivo, considerato il timing previsto dall'articolo 61 della Costituzione, quindi tanto valeva prorogare la misura almeno fino a fine ottobre".
Tale misura potrebbe rivelarsi adeguata solo e soltanto se la produzione di petrolio venisse aumentata e il rincaro potrebbe scendere nettamente. A spiegarlo bene è Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori, che ha detto:
«Quanto alla conferma del precedente taglio, bisognava almeno attendere la riunione dei Paesi Opec+, prevista per il 5 settembre, per capire se poteva bastare una riduzione delle accise di 25 cent. Da quando a luglio si è alzata la produzione di petrolio, il prezzo della benzina è sceso di oltre 31 cent al litro, con un ribasso del 15,1%, pari a 15 euro e 63 cent per un pieno da 50 litri, il gasolio è diminuito di oltre 22 cent al litro, con una riduzione dell'11,1%, pari a 11 euro e 26 cent a rifornimento. Insomma, se venisse ancora incrementata la produzione, 25 cent potrebbero anche bastare, altrimenti sarebbe una misura del tutto inadeguata».