Rincari su gas e bollette: agli italiani conviene restare in vacanza
Al ritorno dalle ferie si alzeranno i costi dell’energia, dei beni di prima necessità e del materiale scolastico. Forse è meglio prolungare lo smart working dalla spiaggia
Date retta: non tornate. Restate dove siete. Chiamate in ufficio e inventatevi una scusa: dite che preferite lo smart working anche se il tizio del cocco irrompe nelle videoconferenze, dite che vi serve altro tempo per assimilare l’esclusione di Luca Lotti dalle liste del Pd. Ma restate in vacanza. Perché quando tornerete, se lo farete, troverete ad accogliervi una serie di rincari che andranno dalle bollette alla spesa, dal gas alla scuola. Allora rimanete lì. Fermi immobili sotto al sole. Meglio un’insolazione degli effetti dell’inflazione.
Rincari su gas e bollette: 40 euro per accendere la lavastoviglie
Sarà un inverno rigido, dicono. Non tanto per le temperature, ma per l’aumento dei costi energetici dovuti al progressivo taglio dei rifornimenti dalla Russa. Come cantava Joe Biden, “certe sanzioni non finiscono. Fanno dei giri immensi e poi ritornano nelle vostre bollette”. Secondo il presidente di Arera, Stefano Besseghini, “occorrerà prendere le misure per capire se le risorse messe del decreto Aiuti bis saranno sufficienti”. Si stima che ora il Kwh si aggiri in media su 0,40 centesimi. A settembre salirà a 0,60, per poi attestarsi a 0,80 centesimi. È stata elaborata una tabella sui costi dei principali elettrodomestici energivori calcolando che, ai prezzi attuali, tenerli accesi per 8 ore costerebbe 19 euro. Con la previsione di rialzi si arriverebbe attorno ai 40 euro. Un tempo con 40 euro potevi fare una cenetta romantica in un bel ristorantino con vista sugli yacht degli oligarchi. Ora non bastano ad accendere la lavastoviglie (e gli yacht sono stati sequestrati). “Le misure del governo per contenere i rincari energetici non saranno sufficienti, visto l'attuale livello del prezzo del gas”, ha sottolineato il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli. “Un prezzo del gas di 250 euro al MWh si tradurrà in un costo record dell’elettricità verso i 600 euro al MWh, dieci volte quelli che erano i prezzi anni fa. Questo significherà chiusure, recessione, calo dell’economia e distruzione della domanda”. Il pessimismo è il profumo del carovita.
Il caffè ad Aosta e l’ammazzacaffè a Trapani (benzina permettendo)
“Dagli alimentari alla ristorazione, sino all’abbigliamento, è impossibile non riversare gli aumenti ai consumatori”, ha spiegato il vicepresidente di Confcommercio, Donatella Prampolini. Se la vostra pizzeria di fiducia mette la margherita a 20 euro (al chilo) non è che improvvisamente si crede un ristorante stellato. È che non ce la fa più coi costi. Vabbè. Niente pizza. Si mangia a casa. Forse. Il Codacons ha fatto uno studio alla luce degli ultimi incrementi dei listini al dettaglio certificati dall’Istat attraverso il dato dell’inflazione (+7,9%), mettendo a confronto i prezzi di un paniere di beni e servizi in 17 province italiane. Sono emersi prezzi in forte aumento che mostrano enormi differenze tra una città e l’altra. D’ora in avanti dovrete prendere il caffè ad Aosta e l’ammazzacaffè a Trapani. C’è un problema: la benzina. Il 20 settembre scadrà lo sconto sulle accise introdotto dal governo Draghi. A Trapani ci andrete col monopattino (non quelle elettrico, of course).
Le difficoltà degli editori e i testi scolastici in ritardo
Settembre è anche il mese della scuola. Quel periodo magico dell’anno in cui i vostri figli tornano in classe con lo stesso entusiasmo con cui i parlamentari del M5s sono tornati a casa col veto del doppio mandato. Edoardo Scioscia, amministratore delegato di Libraccio, ha spiegato a SkyTg24 che “sui libri scolastici gli aumenti, per via dei tetti di spesa imposti dal governo, non possono superare il 2-3%, ma gli editori sono comunque in difficoltà a causa dei rincari di carta ed energia, e ci sono fortissimi ritardi nelle consegne”. La scuola inizia il 14 settembre. I libri arriveranno il 23 marzo.