Cybersecurity, in Italia aziende anti-hacker +5,4% negli ultimi 9 mesi: quota oltre 3mila unità

La concentrazione più elevata delle imprese nel Lazio (708), Lombardia (581). Campania (317), prima tra le regioni del Mezzogiorno

La cybersecurity continua a crescere nel nostro paese, le imprese anti-hacker sono ormai sopra quota 3mila unità. Da un  report di Unioncamere-InfoCamere, pubblicato sull’ultimo numero del magazine digitale “Unioncamere, economia e imprese”, si apprende che negli ultimi 9 mesi, la cybersecurity ha visto un aumento superiore al 5% (+5,4%), dopo il vero e proprio balzo fatto registrare nel biennio 2018-2020 (+32%). Secondo lo studio, nel 2021 è proseguito anche l’aumento nel numero degli addetti (+700 tra il 2020 e il 2021), passati da 28.400 a 29.100 unità, corrispondenti a una media attuale di 9 addetti per azienda.

La concentrazione più elevata di queste imprese si registra nel Lazio, dove al 30 giugno scorso avevano sede 708 imprese (il 22% del totale). Al secondo posto c’è la Lombardia (con 581 imprese). Seguono, per diffusione di imprese anti-hacker, Campania, Sicilia e Veneto (con, rispettivamente, 317, 216 e 209 imprese).

Sul fronte degli addetti, le imprese che hanno creato più opportunità di lavoro sono localizzate in Lombardia, Lazio e Trentino Alto Adige che, con i loro 18mila addetti, rappresentano il 62% di tutto il settore. La Campania, al sesto posto in questa classifica, è la prima tra le regioni del Mezzogiorno con 1.461 addetti e il 5% del totale.