Riunione Fed luglio, Jerome Powell aumenta i tassi dello 0,75%

Riunione Fed luglio, Jerome Powell alla riunione FOMC non cede e aumenta i tassi di 75 punti base, ma c'era il rischio di 100 punti. Data l'inflazione al 9,1% a settembre ulteriore aumento di 50 punti

Dopo la riunione del 27 luglio 2022 la Federal Reserve riunitasi nella Fomc, ha deciso di alzare i tassi di 75 punti base che si traducono in un aumento dello 0,75%. Si tratta del secondo aumento consecutivo dei tassi dopo quello del 15 giugno e che ha portato il tasso di riferimento per i prestiti overnight a un livello compreso tra il 2,25% e il 2,5%. Si tratta del livello più alto del dicembre 2018.

Riunione Fed luglio, il rischio era l'aumento dei tassi all'1%

La Federal Reserve ha iniziato a usare il tasso sui fondi overnight come principale strumento per decidere la politica monetaria agli inizi degli anni novanta e l'attuale incremento, benché contrastato da qualcuno è stato preso all'unanimità tra tutti i membri della Federal reserve presieduta da Jerome Powell, seguito da John Williams vicepresidente, Michael barr, Michelle Bowman, lyle brenard, James bollard, Susan Collins, Lisa Cook, Ester George, Philip Jefferson, Loretta Mester, Christopher Waller.
L'obiettivo della Federal Reserve è tenere la stabilità di prezzi aumentando il costo del denaro. E questa la prima strategia adottata, visto che il comportamento di tutte le banche centrali occidentali si è rivelato fallimentare: tenere i tassi inchiodati a zero in sostanza ha consentito soltanto all'inflazione di dilagare e ha ridotto il costo del denaro. Con l'incremento dei tassi invece si spera di dare un contributo alla politica monetaria appunto Jerome Powell è convinto che questo è il secondo rialzo dei tassi di interesse ma non sarà l'ultimo e che probabilmente questa strategia continuerà anche durante le prossime riunioni della Federal Reserve. Secondo alcuni analisti invece l'inflazione era già in calo e dunque l'incremento dei tassi non era dovuto appunto ma come già ampiamente spiegato dalla maggior parte degli osservatori di studi economici e delle agenzie di rating che vedono gli USA sull'orlo della recessione, così come confermato anche dal Fondo monetario Internazionale che ha dichiarato che il mondo intero è sull'orlo di una recessione guidato dalle economie di Cina e Usa, l'eventuale flessione dell'inflazione è sicuramente un parametro temporaneo e non è detto che si stia fermando.

Riunione Fed luglio: Usa, inflazione record al 9,1%

L'inflazione attualmente ha raggiunto livelli record in USA al 9, 1% mentre in Europa si è fermata al 8,6%.
L'obiettivo degli Stati Uniti d'America dunque è quello di riportare l'inflazione ad un livello del 2%, oltre che a raggiungere la massima occupazione.
Il comitato di politica monetaria della Federal Reserve "continuerà a ridurre le proprie disponibilità di titoli del tesoro, di titoli di debito e di titoli garantiti da ipoteca, Come descritto nei piani di riduzione delle dimensioni del bilancio della Federal reserve pubblicati a maggio".
A tal proposito dovranno essere valutati i dati sulle prospettive economiche e per questo dovrà essere orientata la politica monetaria nel modo più appropriato, "se dovessero emergere i rischi che potrebbero ostacolare il raggiungimento degli obiettivi del comitato. Le valutazioni del comitato terranno conto di un'ampia gamma di informazioni, tra cui i dati sulla salute pubblica, le condizioni del mercato del Lavoro, le pressioni e le aspettative inflazionistiche e gli sviluppi finanziari e internazionali".
La Federal Reserve non esclude l'aumento di 50 punti anche a settembre.