Euro-dollaro, al cambio 1 euro vale 1 dollaro. Non capitava dal 2002

Secondo gli esperti la potenza del dollaro è destinata a rimanere costante nei prossimi mesi

Il cambio euro-dollaro è a uno: 1 euro vale 1 dollaro. Non capitava dal 2002. L'euro continua a perdere terreno nei confronti del dollaro ed è arrivato a toccare un minimo di 1,005 nella seduta dell'11 luglio 2022. Era dal 2002 che la moneta unica non raggiungeva valori così bassi rispetto al biglietto verde, spiega Vittoria Puledda per La Repubblica. 

Cambio euro-dollaro: raggiunta la parità

L'euro tocca la parità sul dollaro, scivolando ai livelli più bassi da dicembre 2002: intorno alle 10.20, il cross euro/dollaro ha toccato quota 1,00 (-0,39%) per poi risalire di qualche frazione di centesimo a 1,004.

Secondo gli esperti la potenza del dollaro è destinata a rimanere costante nei prossimi mesi. La ragione? "La forza dell’economia americana", anche e nonostante l'inflazione, e i rendimenti del dollaro e dei titoli di stato USA. Gli operatori si aspettano dunque che la debolezza dell'euro "vada avanti per tutto l'anno", e che cambi direzione solo nel momento in cui le aspettative di crescita si concretizzeranno attraverso, per esempio, la fine del conflitto russo-ucraino. Del resto l'aumento dei prezzi delle materie prime acuisce la debolezza dell'euro, impattando in primis sull'importazione di petrolio. 

L’indebolimento dell’euro da una parte favorisce l’export ma, come ricorda il commissario europeo Gentiloni, se le imprese italiane possono esportare i loro prodotti nel mercato americano a prezzi inferiori e realizzare maggiori profitti, dall'altra i costi di produzione per l'acquisto di materie prime non prodotte in Europa saranno più alti. Così come i costi dell'energia.