Bce, stop agli acquisti dei titoli: termina l'era del "Whatever it takes" di Mario Draghi

Dopo l’annuncio della Bce, vola lo spread (214 punti base). Il rendimento del Btp italiano a 10 anni ha toccato il 3,58% con un aumento superiore ai 20 punti base

La Bce ha deciso per lo stop, dal primo luglio, per gli acquisti di titoli di Stato nell’ambito del Quantitative easing. Da 21 luglio, inoltre, alla prossima riunione del Consiglio direttivo, ci sarà il primo rialzo dei tassi di interesse di 25 centesimi. Ma non è finita, a questo aumento ne seguirà un secondo a settembre. A luglio, dunque, vedremo il primo aumento sul costo del danaro nell’area euro da 11 anni a questa parte. Finisce così l'era del "Whatever it Takes" di Mario Draghi, cioè la politica del "Costi quel che costi". Quando era presidente della Bce, infatti, l'attuale Premier italiano, nell'ambito della crisi del debito sovrano europeo, aveva fatto sapere che la Banca centrale europea avrebbe fatto appunto "tutto il necessario" per salvare l'euro da eventuali processi di speculazione.

Bce, deciso lo stop gli acquisti dei titoli

"Prevediamo di aumentare nuovamente i tassi di interesse di riferimento della Bce a settembre", ha detto la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, in conferenza stampa ad Amsterdam. "La calibrazione di questo aumento dei tassi dipenderà dalle prospettive aggiornate sull’inflazione a medio termine. Oltre settembre, sulla base della nostra valutazione attuale, prevediamo che sarà appropriato un percorso graduale ma sostenuto di ulteriori aumenti dei tassi di interesse". Il rialzo di luglio, ha precisato successivamente Lagarde, riguarderà tutti e 3 i tassi.

"Se le prospettive di inflazione a medio termine dovessero persistere o peggiorare - si legge nel comunicato del board di Francoforte - un aumento maggiore sarebbe appropriato alla riunione di settembre. Oltre settembre, sulla base della sua attuale valutazione, il Consiglio direttivo prevede che sarà appropriato un percorso graduale ma sostenuto di ulteriori rialzi dei tassi di interesse. In linea con l’impegno del Consiglio direttivo a raggiungere l’obiettivo del 2% a medio termine, il ritmo con cui il Consiglio direttivo adeguerà la propria politica monetaria dipenderà dai dati in arrivo e da come valuterà l’evoluzione dell’inflazione a medio termine".

Bce, stop gli acquisti dei titoli: crollano le borse

La stretta della Bce, anche se era già stata in parte preannunciata, ha scosso le borse europee: Milano ha perso l’1,5%, mentre Francoforte, Amsterdam e Parigi hanno oscillato su un calo di un punto percentuale. E ancora: la Borsa di Madrid perde lo 0,8%, Londra lo 0,7%. L’euro resta stabile sopra quota 1,07 contro il dollaro. Resta tuttavia forte la tensione sui titoli di Stato, con il Btp a 10 anni che ha toccato un rendimento del 3,55% e lo spread contro il Bund tedesco a quota 210.

La Banca centrare europea ha infine fatto sapere che sarà pronta "a dispiegare un aggiustamento degli strumenti esistenti, o nuovi strumenti", contro la frammentazione finanziaria all’interno dell’area euro. In pratica è pronta a creare uno scudo anti-spread. "Siamo impegnati a garantire una adeguata trasmissione della politica monetaria - ha concluso Lagarde - e di conseguenza la frammentazione sarà evitata nella misura in cui danneggia la trasmissione della politica monetaria".