26 Maggio 2022
Il Consiglio di Amministrazione di Autogrill ha esaminato e approvato in data odierna i dati dei ricavi consolidati dei primi quattro mesi al 30 aprile 2022. I ricavi consolidati si attestano a €1.037,4 milioni nel periodo al 30 aprile 2022, in crescita dell’87,3% a cambi costanti (95,5% a cambi correnti) rispetto a €530,7m nello stesso periodo del 2021.
Escludendo le cessioni effettuate nel corso degli ultimi due anni, i ricavi dei primi quattro mesi del 2022 risultano in calo del 23% circa a cambi costanti rispetto allo stesso periodo del 2019. Le performance like for like dei ricavi crescono dell' 87,9% − 89% dei punti vendita totali aperti al 30 aprile 2022. Aperti nuovi punti vendita negli aeroporti in Nord America (Salt Lake City, Charlotte e San Jose), in parte compensate dall’uscita dalle location non strategiche in atto in tutte le aree geografiche. EBIT underlying pari a -€34m nel periodo (-€103m al 30 aprile 2021), e forte miglioramento riconducibile alla significativa crescita dei ricavi rispetto al 2021, a un migliore mix di vendite e al continuo controllo dei costi
Drop through di circa il 6% sui ricavi persi rispetto ai primi quattro mesi del 2019 e Free Cash Flow pari a +€7m (-€128m nello stesso periodo del 2021). Il Free Cash Flow ha beneficiato del continuo focus sulle misure di efficientamento dei costi e sul controllo dei flussi di cassa e del rimborso fiscale di +€90m negli Stati Uniti incassato ad aprile 2022. Posizione finanziaria netta escluse le attività e le passività per beni in leasing: €221m al 30 aprile 2022 (sostanzialmente in linea con €197m al 31 dicembre 2021).
Nel trarre il massimo vantaggio dalla ripresa, le priorità di Autogrill per il 2022 sono:
La guidance del Gruppo per l’esercizio 2022 è la seguente:
− ricavi per l’esercizio pari a circa €3,7 miliardi
− Free Cash Flow per l’esercizio tra +€160m e +€180m
La guidance relativa al Free Cash Flow include il rimborso fiscale di +€90m negli Stati Uniti incassato ad aprile 2022. La guidance non considera la diffusione di varianti di COVID-19 resistenti alle attuali terapie o un generale riacutizzarsi della pandemia. Non considera altresì un’eventuale escalation del conflitto in Ucraina e il conseguente impatto negativo sul traffico globale che ne deriverebbe.
Gli obiettivi al 2024 rimangono invariati:
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