Il valore del rublo risale: sanzioni europee "bucate" grazie alle materie prime
Dopo il crollo iniziale, da circa due settimane il valore del rublo risale gradualmente: un probabile segno della fragilità delle sanzioni europee contro la Russia
Risale il valore del rublo russo nonostante le sanzioni della comunità internazionale. Può sembrare un controsenso eppure, dopo i primi giorni di crollo verticale, da circa due settimane la valuta nazionale russa sta registrando costanti rialzi del suo valore. Un'inversione di tendenza che ovviamente sconcerta i leader europei, preoccupati che le contromisure prese nei confronti di Mosca siano in realtà più eludibili di quanto si pensasse all'inizio. Secondo gli esperti sarebbe l'export di materie prime, settore non ancora toccato dalle sanzioni, ad aver salvato l'economia russa dal tracollo che in molti prevedevano soltanto un mese fa.
Risale il valore del rublo, eluse le sanzioni
Il merito della rivalutazione del rublo sarebbe dunque degli istituti pubblici russi Gazprombank e Sberbank, che salvi per il momento dalle sanzioni continuano a incassare euro e dollari in cambio di gas, petrolio e carbone venduto ai paesi europei. Con l'80% del denaro forte entrante dalla vendite delle materie, gli istituti si gettano a capofitto ad acquistare rubli, aumentandone il valore. In poche parole Mosca si sta salvando economicamente grazie ai soldi dell'Europa stessa, che continua ad essere dipendente a livello energetico dalla Russia.
La soluzione per l'Europa sarebbe una graduale operazione di diversificazione energetica al fine di abbandonare l'abbraccio russo e finanziare così indirettamente la guerra contro l'Ucraina. Stiamo parlando di trasferimenti giornalieri di circa 200 miliardi di dollari per il greggio e 44 per il carbone solo nel 2022. Un proposito peraltro contenuto anche nella bozza di documento che verrà presentata giovedì e venerdì nel vertice tra i leader europei: "L’Unione uscirà gradualmente dalla sua dipendenza dal gas, dal petrolio e dal carbone il prima possibile". Al momento però, non sono segnate scadenze precise per questi impegni. È in questo ampio discorso che si inserisce il viaggio di Joe Biden in Europa. Il presidente degli Stati Uniti, ospite dei vertici europei dei prossimi giorni, proverà infatti a convincere i leader continentali a imporre nuove sanzioni alla Russia, che colpiscano proprio quel comparto strategico finora aggirato nel timore di una crisi energetica in tutto il continente.