Garofalo Health Care: nel 2021 utile netto a 18,8 mln (+60%), ricavi a 283,7 mln (+34,5%)
L'EBITDA Adjusted raggiunge i 53,1 mln, in crescita del 56,0%. Approvata l'estensione del piano di buy back fino al 2% del capitale sociale, che sarà sottoposta all'Assemblea dei soci convocata per il prossimo 29 aprile
Il CdA di Garofalo Health Care, quotata sul segmento Euronext STAR Milan di Borsa Italiana, ha approvato in data odierna i risultati del Bilancio consolidato e del Bilancio separato al 31 dicembre 2021, redatti secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS.
Al 31 dicembre 2021 i ricavi consolidati di GHC sono risultati pari a €283,7M, in aumento del +34,5% rispetto a €210,8M registrati nell’esercizio 2020, influenzato, a partire dal mese di marzo, dalle restrizioni normative nazionali e locali imposte per affrontare la pandemia da Covid-19. Tali risultati includono €44,7M relativi al contributo di XRay One (per 12 mesi), Clinica S. Francesco (per 9 mesi) e Domus Nova (per 5 mesi), strutture acquisite, rispettivamente, a luglio 2020 e ad aprile e luglio 2021. Utile netto pari raggiunge i 18,8 milioni di euro, in aumento di quasi il 60% rispetto al 2020.
GHC: nel 2021 EBITDA a 53,1 mln (+56%)
Nel confronto con i risultati del 2019 Pro-Forma, esercizio non impattato dall’emergenza sanitaria legata al Covid-19, i ricavi consolidati del 2021 evidenzierebbero un incremento complessivo di €61,2M (+27,5%) o di €16,5M a parità di perimetro (+7,4%). Nel 4Q2021 i Ricavi del Gruppo sono risultati pari a €85,2M, in crescita di €20,5M (+31,6%) rispetto al
4Q2020. A parità di perimetro, i Ricavi sono risultati pari a €65,8M, valore più alto mai registrato dall’IPO in un singolo trimestre. Tale risultato è da ricondursi principalmente agli incrementi di budget assegnati dalle Regioni nell’ultima parte dell’anno e finalizzati alla riduzione delle liste d’attesa ed al recupero della mobilità passiva, che hanno riguardato in particolare le strutture di Villa Berica e Clinica S. Francesco (Regione Veneto), Aesculapio (Emilia-Romagna), XRay One (Lombardia) e Rugani Hospital (Toscana). Si specifica altresì che tali risultati includono anche i primi contributi incrementali erogati dalle Regioni alle strutture del Gruppo per la gestione dei reparti Covid nei precedenti esercizi, tra i quali si segnala quello riconosciuto all’Eremo di Miazzina (Piemonte) a dicembre 2021 - a valere sulle attività svolte nel 2020 - per un importo pari a ca. €2M. Nel confronto con il 4Q2019 Pro-Forma, i Ricavi del quarto trimestre mostrerebbero un incremento di €25,9M
(+43,7%) o di €6,5M a parità di perimetro (+11,0%), con livelli di produzione significativamente superiori a quelli pre-pandemia anche in virtù degli incrementi di budget riconosciuti dalle Regioni e sopra menzionati.
L’Operating EBITDA Adjusted consolidato dell’esercizio 2021 si è attestato a €53,1M, in aumento del 56,0% rispetto a €34,0M dell’esercizio precedente, periodo influenzato dalla sospensione delle attività imposta a partire dal mese di marzo che non aveva consentito il pieno assorbimento dei costi fissi. Tali risultati includono €7,4M relativi al contributo di XRay One (per 12 mesi), Clinica S. Francesco (per 9 mesi) e Domus Nova (per 5 mesi), strutture acquisite, rispettivamente, a luglio 2020 e ad aprile e luglio 2021.
Nel 2021 il margine Operating EBITDA Adjusted del Gruppo si è attestato al 18,7%, in crescita rispetto al 16,1% consuntivato nel periodo precedente. Nel confronto con il 2019 Pro-Forma, l’Operating EBITDA Adjusted avrebbe registrato un aumento di €8,7M (+19,6%). A parità di perimetro, l’Operating EBITDA Adjusted sarebbe risultato in crescita del 2,9% rispetto al valore pre-pandemia, dato particolarmente significativo in quanto ottenuto pur continuando ad offrire supporto al Sistema Pubblico per la gestione della pandemia, elemento che non ha consentito una programmazione operativa del tutto ordinata ed efficiente.
GHC, quarto trimestre 2021: EBITDA a 16,9 mln (+31,3%), EBIT a 34,4 mln (+81,2%)
L’Operating EBITDA Adjusted del 4Q2021 è risultato pari a €16,9M, in crescita di €4,0M (+31,3%) rispetto al 4Q2020 e con una marginalità del 19,9% allineata a quella del 4Q2020. A parità di perimetro, l’Op. EBITDA Adjusted si è attestato a €13,7M, risultato mai raggiunto dal Gruppo dall’IPO. Nel confronto con il 4Q2019 Pro-Forma, l’Operating EBITDA Adjusted del quarto trimestre mostrerebbe un incremento di €4,7M (+38,0%) o di €1,5M (+12,0%) a parità di perimetro.
L’EBIT Adjusted nel 2021 è stato pari a €34,4M, in aumento di €15,4M rispetto a €19,0M del 2020 (+81,2%). Tale risultato riflette ammortamenti e svalutazioni dell’esercizio per €15,7M, in aumento di €3,9M rispetto al 2020 per effetto principalmente della variazione di perimetro, oltre che Rettifiche di valore e altri accantonamenti per €3,0M, in leggera riduzione rispetto a €3,3M del 2020. Nel confronto con il 2019 Pro-Forma, l’EBIT Adjusted avrebbe registrato un incremento di €5,7M (+19,9%).
Il Risultato ante imposte Adjusted nel 2021 è stato pari a €30,1M, in aumento dell’82,6% rispetto a €16,5M del 2020. Tale valore riflette oneri finanziari netti per €4,2M, in aumento di €1,8M rispetto al 2020 principalmente per effetto degli oneri per rimborso anticipato derivanti dall’operazione di rifinanziamento del Gruppo effettuata a novembre 2021 (pari a ca. €1,3M e aventi natura non ricorrente) e, per la parte rimanente, delle operazioni di M&A effettuate dalla Società nel corso del 2021 anche tramite nuovo debito finanziario.
Nel confronto con il 2019 Pro-Forma, il Risultato ante imposte Adjusted avrebbe registrato un aumento di €3,8M (+14,3%). Il Risultato netto del Gruppo si è attestato a €18,8M, con un incremento di €7,0M rispetto a €11,8M del 2020. Tale valore riflette imposte pari a €5,1M (in crescita rispetto a €1,2M del 2020 principalmente alla luce del maggior risultato ante imposte) ed è influenzato dagli adjustments prima descritti.
Al 31 dicembre 2021 la Posizione Finanziaria Netta (PFN) di GHC risulta pari a €142,4M, data da liquidità per €41,4M e debito finanziario per €183,8M. Escludendo le partite non ricorrenti, la PFN sarebbe stata pari a €69,9M, in miglioramento di €27,8M rispetto al 31 dicembre 2020. Tali partite non ricorrenti sono principalmente riconducibili: (i) all’operazione di Accelerated Book Building eseguita a gennaio 2021 (ca. €41M), (ii) alle acquisizioni della Clinica S. Francesco di Verona e di Domus Nova ultimate ad aprile e luglio 2021 (€99,8M, includendo le imposte), (iii) ad investimenti di ampliamento e sviluppo (€5,1M) e (iv) a partite non ricorrenti e una tantum per complessivi €8,5M relative per lo più agli extra-costi Covid, ai costi M&A, all’acquisto di azioni proprie e agli oneri conseguenti al rimborso anticipato legato al contratto di finanziamento sottoscritto a novembre 2021.
Si specifica che tale valore di PFN include il beneficio derivante dalle anticipazioni finanziarie erogate dalle principali Regioni nelle quali il Gruppo opera nel corso del 2020(8) e pari complessivamente a ca. €10,5M.
Nel corso del 2021 il Gruppo ha investito complessivamente ca. €19,1M (€11,9M nel 2020). Tali investimenti hanno natura sia ricorrente (cd. “investimenti di mantenimento”, ovvero finalizzati a sostenere la capacità produttiva delle strutture sanitarie e a realizzare l’adeguamento tecnologico e funzionale delle apparecchiature e attrezzature mediche) che non ricorrente.
Con particolare riferimento a questi ultimi, il Gruppo ha effettuato sia investimenti cd. “di ampliamento” (i.e. legati a progetti pluriennali finalizzati ad aumentare la capacità produttiva delle strutture ed a diversificare la tipologia di servizi offerti) che investimenti cd. “di sviluppo” (i.e. legati all’acquisto di nuovi macchinari e tecnologia di ultimissima generazione, anche al fine di cogliere tutte le opportunità di sviluppo legate alle crescenti necessità assistenziali, accentuate dall’emergenza Covid-19). Di seguito si riportano i valori degli investimenti di mantenimento, ampliamento e sviluppo realizzati dal Gruppo nel 2021, insieme al riferimento delle principali strutture coinvolte.
La Capogruppo GHC: ricavi a 4,7 milioni, (4 mln nel 2020)
Garofalo Health Care è la società Capogruppo, quotata a partire da novembre 2018. I ricavi della Capogruppo nell’esercizio 2021 ammontano a €4,7M (€4,0M nel 2020) e sono relativi al parziale ribaltamento costi della Capogruppo alle società controllate per i servizi di coordinamento amministrativo, finanziario, societario ed informatico. L’Operating Ebitda è negativo per €3,7M (era negativo per €1,9M nel 2020) e riflette: (
i) i costi sostenuti dalla Capogruppo nel corso dell’esercizio per l’implementazione e lo svolgimento delle attività tipiche di società Holding e
(ii) parte dei costi inclusi negli adjustments, con particolare riguardo ai costi per M&A (per €1,4M) e ai piani di incentivazione per il management (per €1,1M). L’utile d’esercizio nel 2021 è stato pari a €1,2M, in leggera riduzione rispetto all’esercizio 2020 (€1,5M). Tale risultato beneficia dei dividendi ricevuti da società controllate pari a €4,3M (€3,5M nel 2020).
Al 31 dicembre 2021 la Posizione Finanziaria Netta della Capogruppo risulta pari a €152,6M, con un surplus di debito finanziario rispetto alla cassa. Tale indicatore evidenzia un aumento di €117,2M rispetto allo stesso dato rilevato nel 2020 (pari a €35,4M) in quanto in data 16 novembre 2021 GHC S.p.A. ha sottoscritto un nuovo contratto di finanziamento per un importo complessivo di €221M. Il finanziamento si compone di una Linea Refinancing da €140M e di una Linea Acquisition da €81M. Si specifica che la Linea Refinancing ha consentito a GHC S.p.A di razionalizzare e semplificare la struttura finanziaria grazie all’accensione di un unico contratto di finanziamento in capo alla Holding e la contestuale erogazione di finanziamenti intercompany da GHC S.p.A alle società controllate al fine di estinguere tutti i finanziamenti in capo alle stesse.