Equita Osservatorio sui Mercati dei Capitali 2021, calo emissioni su Euronext Milan: -52% di operazioni ABB, -21% emissioni convertibili

Nonostante le IPO e gli aumenti di capitale siano aumentati da 0,6 miliardi di euro a 1,8 miliardi (+220%) e da un miliardo a 1,3 miliardi (+33%) rispettivamente, ciò non è bastato per contrastare il calo dei volumi delle operazioni di ABB (-52% a 1,9 miliardi) e delle emissioni di convertibili (-21% a 2,3 miliardi)

Nel 2021 le emissioni azionarie in Italia sul mercato regolamentato Euronext Milan sono calate in termini di volumi. Nonostante le IPO e gli aumenti di capitale siano aumentati da 0,6 miliardi di euro a 1,8 miliardi (+220%) e da un miliardo a 1,3 miliardi (+33%) rispettivamente, ciò non è bastato per contrastare il calo dei volumi delle operazioni di ABB (-52% a 1,9 miliardi) e delle emissioni di convertibili (-21% a 2,3 miliardi). Lo rivela il sesto Osservatorio sui Mercati dei Capitali di Equita, investment bank italiana e indipendente.

Lo studio analizza annualmente i principali trend di sviluppo dei mercati azionari e obbligazionari in Italia, ponendo particolare attenzione agli impatti per investitori e intermediari finanziari degli sviluppi regolamentari che interessano i mercati dei capitali e alle tematiche di sostenibilità.

In termini di numero di operazioni, il numero totale su Euronext Milan è rimasto pressoché stabile (29 nel 2021 rispetto a 27 nel 2020), le IPO concluse con successo sono cresciute a 5 (1 nel 2020), gli aumenti di capitale hanno raggiunto quota 7 (6 nel 2020) mentre le operazioni di ABB sono rimaste pressoché invariate (14 nel 2021 vs 13 nel 2020). In forte calo invece le emissioni di convertibili, passate da 6 a 3).

Euronext Growth Milan: emissioni azionarie a +434%, IPO +511%, ABA +439%

Con riferimento al segmento Euronext Growth Milan, in termini di offerta le emissioni azionarie sono aumentate del 434%, totalizzando poco meno di €1 miliardo nel 2021 (vs. €181 milioni nel 2020). Le IPO hanno registrato un aumento del 511% rispetto al 2020, rappresentando la maggior parte delle emissioni dell'anno (87%). Analogamente, anche le operazioni di ABB hanno mostrato un forte aumento dei volumi di emissioni (+439% rispetto al 2020). Il numero delle operazioni complessive di equity capital markets su Euronext Growth Milan è aumentato del +93% (58 operazioni rispetto a 30 nel 2020) e le IPO hanno rappresentato il 76% del totale delle emissioni azionarie (+110% rispetto al 2020), gli aumenti di capitale il 16% (+29% rispetto al 2020) e le operazioni di ABB il 9% (+400% rispetto al 2020). Infine, solo 2 le SPACs quotate nel 2021 (nessuna nel 2020).

Analizzando le emissioni azionarie complessive sul mercato italiano, queste sono risultate in calo 4%, da €8,7 miliardi nel 2020 a €8,3 miliardi nel 2021, nonostante l’andamento positivo degli indici che nel corso del 2021 hanno registrato una performance a doppia cifra (es. FTSE MIB +23%). Se si confronta dunque il mercato azionario domestico – che vanta poco più di €8 miliardi raccolti e 52 operazioni nel 2021 – con le altre principali stock exchange europee, l’Italia si posiziona ancora tra le ultime posizioni. Solo la Svizzera e la Spagna, infatti, hanno fatto peggio rispettivamente in termini di volumi e numero di operazioni.

Il numero dei broker di equity research attivi si è attestato a 12 nel 2021 (vs. 11 nel 2020) e la ripartizione delle società coperte per capitalizzazione di mercato ha continuato a concentrarsi principalmente sulle società più grandi (>€2,5 miliardi) e su quelle medie (comprese tra €500 milioni ed €2,5 miliardi): queste rappresentano rispettivamente il 44% e il 34% del totale delle società coperte. Il numero dei broker nel sales & trading è anch’esso calato (16 player attivi nel primo semestre 2021 vs 18 nel primo semestre 2020) e se si guardano le statistiche rispetto a dieci anni prima, il calo risulta ancora più marcato perché si confronta con 31 broker attivi nel 2011 (-48%). Più in dettaglio, il calo dal 2011 ha riguardato 7 operatori stranieri e 11 italiani che hanno interrotto la loro attività nel periodo di riferimento, a cui si sono aggiunti solo 4 nuovi broker italiani.

Mercato del debito: emissioni obbligazionarie corporate a 24 mld (+38%)

Le statistiche mostrano però un posizionamento rafforzato degli operatori indipendenti: come accaduto durante gli anni precedenti, secondo i sondaggi fatti presso investitori italiani ed internazionali, gli operatori indipendenti hanno migliorato il loro posizionamento in termini di numero di coperture di equity research e di attività di sales & trading.

Passando al mercato del debito, il volume delle emissioni obbligazionarie corporate è aumentato del 38% nel 2021: il totale delle operazioni registrate è stato pari a €42 miliardi (€12 miliardi in più rispetto all'anno precedente). Con riferimento alla tipologia di rating, le emissioni "Investment Grade" (€29,3 miliardi nel 2021) hanno rappresentato il 70% del totale delle emissioni sul mercato italiano (+64% rispetto al 2020) mentre i bond “High Yield” (pari a €10,4 miliardi) il 25% delle emissioni totali (+84% rispetto al 2020); le emissioni “Not rated” invece ammontano a €0,8 miliardi, ovvero il 2% delle emissioni totali (-52% rispetto al 2020), mentre le emissioni “Crossover” si sono attestate a €1,3 miliardi (3% delle emissioni totali, -73% rispetto al 2020).

Il settore energy e chimico ha rappresentato circa il 49% del volume totale delle emissioni nel 2021, seguito dal settore delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha rappresentato il 17%. I settori con emittenti frequenti (come ENEL - €13 miliardi, ENI - €3 miliardi, Autostrade - €1 miliardo) hanno mostrato un livello di attività più elevato. Con riferimento ai volumi dei Minibond, questi sono diminuiti del 6% (€151 milioni in totale nel 2021) a causa degli impatti derivanti dal Covid-19. Il numero delle emissioni è comunque aumentato da 19 al 22 (+16% rispetto al 2020).

Analizzando le tipologie di investitori, l’Osservatorio evidenzia un dato importante per il mercato azionario: nel 2021 gli investitori istituzionali hanno rappresentato il 100% della domanda totale di IPO su Euronext Milan, così come era avvenuto nel 2020. Nessuna operazione di primario ha dunque coinvolto investitori retail. Se si osservano i dati del mercato secondario, poi, il peso degli investitori istituzionali nel capitale sociale delle società italiane incluse nel FTSE All-Share è rimasto invariato rispetto al 2020 e pari al 12%. Le analisi evidenziano anche che i mercati azionari italiani dipendono ancora molto dagli investitori esteri: questa categoria ha rappresentato nel 2021 il 92% del totale degli investitori istituzionali attivi in società quotate incluse nel FTSE All-Share (93% nel 2020).

Sul mercato obbligazionario invece, nel 2021 gli asset managers sono stati la categoria di investitore più rilevante nel mondo del debito, con un peso del 62% (65% nel 2020): la seconda categoria è stato il segmento bancario, con le banche che hanno rappresentato il 17% del portafoglio ordini, dato superiore al 2020 (12%); infine, i fondi assicurativi e pensionistici hanno continuato a svolgere un ruolo importante nelle operazioni promosse dagli emittenti italiani con un peso del 14%.

Sostenibilità in Italia: emessi 31 mln di euro di green bond dal 2014 al 2021

Infine, la sezione dell’Osservatorio dedicata alla sostenibilità evidenzia come anche nel 2021 siano proseguite le iniziative istituzionali e comunitarie volte a promuovere la sostenibilità e conferma come i flussi di investimenti ESG abbiano raggiunto nuovi livelli record, confermando il ruolo dell’Europa di principale mercato. Proprio l’Europa nel 2021 ha rappresentato più dell’80% degli investimenti sostenibili e dei flussi azionari dei mercati sviluppati. Guardando alle emissioni obbligazionarie sostenibili come green, social e sustainability-linked bonds, queste hanno superato nel primo semestre 2021 $496 miliardi a livello globale (+59% rispetto al 2020), continuando il percorso di forte crescita degli anni precedenti. A guidare questo trend positivo troviamo i green bond che nel primo semestre 2021 hanno raggiunto tre quarti del totale emissioni del 2020.

E proprio sul tema della sostenibilità l’Italia sembra ricoprire un ruolo importante: se si guarda ai volumi cumulati di green bond emessi nel periodo 2014-2021 l’Italia ha raggiunto 31 miliardi di euro e il 76% di questi è riferito al solo periodo 2019-2021. Gli emittenti più significativi continuano a essere le corporate (67% del totale, con i finanziari al 33% del totale).