Crisi turismo a Roma, rischio licenziamento per 8mila posti di lavoro: circa 400 hotel non riaprono
Le conseguenze delle politiche di lockdown si abbattono sul settore del turismo. A Roma sono a rischio 8mila posti di lavoro. Circa 400 hotel, un terzo di quelli presenti nella capitale, non ha ancora riaperto
La scure della crisi si abbatte sul settore turistico a Roma: gli effetti delle politiche di lockdown hanno portato un concreto rischio di licenziamento per 8mila posti di lavoro, a fronte di circa 400 hotel che non hanno ancora riaperto. Una crisi inarrestabile che vedrà la fine, stando alle stime di Federalberghi, solamente nel 2025. Nel frattempo sono tanti i lavoratori che hanno già ricevuto la lettera di licenziamento, altri la riceveranno nelle prossime settimane.
8mila posti di lavoro a rischio
La crisi non sta investendo solamente piccole attività, ma vere e proprie istituzioni romane. Solamente in Via Veneto l'Hotel Majestic e l'Ambasciatori Palace hanno già annunciato che lasceranno a casa complessivamente un centinaio di lavoratori circa. Lo Sheraton Roma Hotel & Conference Center è tutt'ora chiuso dal marzo 2020. Licenzierà un numero straordinario di dipendenti: 164. Va da sé che a soffrire siano anche tutte quelle attività commerciali e servizi che gravitano e sopravvivono grazie al turismo. I ristoranti, le ditte di pulizia, le guide turistiche, i taxi. Roma piange, ma anche nel resto d'Italia non si ride. Nel nostro paese in totale sono a rischio circa 500mila posti di lavoro e attività autonome.
Onorato: "Impediamo svendita"
Una situazione molto seria, oggetto di analisi e discussione in questi giorni all'Assemblea Comunale capitolina. "Con il Consiglio Comunale straordinario sulla crisi del turismo, Roma recupera la centralità che merita", ha affermato Alessandro Onorato, assessore al turismo, grandi eventi e sport di Roma. "La partecipazione di tutti i livelli istituzionali, dei rappresentanti di tutte le categorie economiche del turismo e dell’indotto in un confronto pubblico e aperto sarà l’occasione per individuare insieme le risposte concrete che Roma aspetta". Conclude: "Di fronte a una crisi eccezionale servono misure straordinarie. Per questo abbiamo chiesto ed ottenuto l’impegno di tutte le istituzioni per mettere in campo risposte concrete a sostegno del settore turistico e dell’indotto. Vogliamo impedire la svendita delle imprese del settore e salvaguardare i livelli occupazionali".