Evasione Fiscale. L'azione di contrasto e la modernizzazione del nostro sistema
Il PNRR è l’occasione, del presente e del futuro, che non possiamo perdere. Intervista ad Alessia Potecchi
L'azione di contrasto all'Evasione Fiscale
Intervista ad Alessia Potecchi, Responsabile Dipartimento Banche, Fisco e Finanza del PD di Milano Metropolitana
"È necessario costruire una strategia a tutto campo per recuperare risorse aggiuntive per lo sviluppo sostenibile del nostro Paese (lotta all’evasione fiscale, all’erosione e alla elusione fiscale)".
Come vedi la situzione oggi?
"Lo scenario è preoccupante. In Europa c’è una spietata competitività fiscale: alcuni Paesi sono dei veri e propri paradisi fiscali (ad es. Olanda, Irlanda, Austria, Lussemburgo, etc…) altri tra cui l’Italia sono dei veri inferni. È necessaria l’armonizzazione dei sistemi fiscali. Graduale certo, ma con indicate le tappe ed il traguardo finale. Va intensificato lo scambio delle informazioni tra tutte le banche ed occorre individuare meccanismi precisi per evitare che le grandi multinazionali a partire da quelle del Web lucrino immensi profitti esentasse. Sinora l’Europa è stata prodiga di intenzioni e di impegni rigorosi. Ahimè i risultati concreti sono stati conseguiti in modo ridicolo. Paga meno una grande multinazionale (15%) rispetto all’aliquota del 23% che invece grava sul primo scaglione dei redditi che riguarda i pensionati e i lavoratori precari".
E come vedresti un nuovo scenario?
"In uno scenario europeo nuovo, equo, l’Italia deve risolvere il problema dei rapporti tra lo stato e i cittadini. Occorre aggiornare ed adeguare lo Statuto del contribuente. È necessario stabilire in maniera precisa il principio della non retroattività delle norme ed occorre procedere ad una integrazione tra tutte le banche dati.
È importante anche intervenire sulla Authority della privacy. Nel 2007 era stato stabilito che tutti potevano avere accesso alla conoscenza delle dichiarazioni dei redditi per ogni contribuente. La pubblicità dei dati era riferita ai dati complessivi (totale delle entrate, tasse pagate, indicazione del lordo e del netto). Questa decisione venne contestata dal garante della Privacy che ne impedì l’attuazione. Decisione singolare di un Paese che ha una mostruosa evasione fiscale. Decisione paradossale che ha permesso agli evasori fiscali di occultare le proprie ricchezze".
Come è vissuto il concetto di "trasparenza" negli altri Stati occidentali?
"La norma della trasparenza e della conoscenza dei dati fiscali esiste in tutti gli stati. La Svezia, la Francia o gli Stati Uniti sono tra questi. Sono paesi democratici rispettosi della democrazia e della trasparenza. Non li si può accusare di avere una cultura bolscevica. L’azione di contrasto alla evasione fiscale deve fare molta prevenzione, deve rafforzare le collaborazioni tra lo Stato e le città. È necessaria la semplificazione delle norme, l’utilizzo dei sistemi informatici (banche dati, digitalizzazione, tracciabilità delle operazioni finanziarie, etc). L’uso dei proventi della lotta all’evasione deve essere in gran parte utilizzata per diminuire le tasse. Così è possibile attuare il principio “è possibile ridurre le tasse se tutti le pagano.”
La riforma della tassazione
"In un’atmosfera di reciproca collaborazione si deve procedere ad una riforma della tassazione oggi troppo disarticolata e contraddittoria come dicevamo prima. La tassazione è molto alta, insopportabile ed iniqua sui redditi fissi e sul lavoro. Vanno ridotte le disuguaglianze che favoriscono il lavoro autonomo e la politica finanziaria. Troppi i balzelli. Innumerevoli le tasse. Diffuse le disuguaglianze come ha sottolineato il PD. Violata in più occasioni la progressività. Vessatoria l’articolazione delle addizionali a livelli comunali e regionali. Complicato il ricorso alla giustizia amministrativa. Inadeguata la riscossione dei tributi (sono addirittura 950 i miliardi di euro che la ex Equitalia ha cumulato incapace di riscuoterli).
Insomma occorre rimboccarsi le maniche. Si deve senza indugi procedere alla modernizzazione del nostro sistema fiscale. È una battaglia difficile. Necessaria. Non rinviabile come appunto si sta facendo. Solo così sarà possibile contare sulla collaborazione dei cittadini. Avanti dunque con decisione su questa strada perché ora occorre concretizzare e fare le Riforme perché le persone ci chiedono questo chiaramente e in più abbiamo il PNRR che è l’occasione del presente e del futuro, rimbocchiamoci le maniche".