Quota 102, cos'è e come funziona
Se con Quota 100, è possibile accedere al pensionamento con almeno 38 anni di contributi e un’età anagrafica minima di 62 anni, con la Quota 102 si andrà in pensione con 64 anni di età e 38 anni di contributi
Cos'è la Quota 102
Dal primo gennaio 2022, la Quota 100 viene sostituita da una misura "a tempo", della durata di appena un anno: si tratta della Quota 102, voluta dal Governo Draghi. Ma vediamo subito le differenze: se con Quota 100, è possibile accedere al pensionamento con almeno 38 anni di contributi e un’età anagrafica minima di 62 anni, con la Quota 102 si andrà in pensione con 64 anni di età e 38 anni di contributi, senza penalizzazioni sull’assegno. Restano pertanto invariati gli anni di contribuzione richiesti, mentre va ad aumentare di due anni il requisito di età anagrafica previsto per accedere alla pensione anticipata.
Invariata la situazione per gli "esclusi" dalla 102 ovvero i lavoratori appartenenti alle Forze Armate, al personale delle Forze di Polizia e di Polizia penitenziaria, al personale operativo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, e della Guardia di Finanza. Secondo le previsioni del governo, nel 2022, dovrebbero beneficiare della riforma circa 17mila lavoratori.
Quota 102, gli svantaggi
Premesso che, avuto accesso alla Quota 102, il reddito da lavoro dipendente o autonomo resta vincolato al limite dei 5mila euro l’anno (redditi da lavoro autonomo occasionale), il metodo di calcolo da considersi è lo stesso della pensione di vecchiaia e di quella anticipata piena.
Occorre precisare che i lavoratori penalizzati della Quota 100 potranno usufruire dell’assegno straordinario di sostegno al reddito erogato dai Fondi di solidarietà bilaterali, solo fino al raggiungimento delle condizioni di pensionamento standard.
Naturalmente i 38 anni di contributi possono essere maturati cumulando i periodi assicurativi, ovvero sommando sia la contribuzione disallineata a livello temporale, sia quella versata in gestione separata e/o nei fondi esclusivi e sostitutivi dell'assicurazione generale obbligatoria (resta esclusa quella versata presso le casse dei liberi professionisti).
Sarà possibile raggiungere il requisito di anzianità contributiva per il raggiungimento dei 38 anni di contributi (entro il 2022) pagando una somma di 5.200 euro per ogni anno mancante, sottostando a una penalità nel calcolo della pensione.