Addio agli scontrini, molti non saranno più tenuti a conservarli: ecco per chi vale la novità

Un emendamento di Leu nel nuovo Decreto Fiscale introduce importanti novità per scontrini e ricevute, ma non per tutti

Addio agli scontrini, ma non per tutti. Un emendamento introdotto da Leu nel nuovo Decreto Fiscale ha apportato importanti novità in materia di scontrini e ricevute. Ieri è stato infatti approvato dal Senato dl Fisco con 175 favorevoli sugli aventi diritto al voto. L'emendamento di Leu, approvato, darà la possibilità di non conservare scontrini e ricevute in sede di dichiarazione dei redditi. Ma ciò solamente qualora si decidesse di compilare in autonomia il 730 tramite il sistema fai da te dal proprio computer oppure attraverso il datore di lavoro. Fino ad oggi, infatti, i controlli delle autorità scattavano solamente nel momento in cui il privato cittadino decideva di andare a modificare, anche di un solo dato, la propria dichiarazione al fisco. In tal caso era bene avere sottomano tutte le ricevute e gli scontrini necessari. Pena: una multa salata, nella migliore delle ipotesi. Da adesso basteranno le ricevute elettroniche, o quelle cartacee ma solo relative ai dati modificate in un secondo momento

Le dichiarazioni a margine sull'emendamento "scontrini"

È bene sottolineare che l'emendamento in questione riguarda solamente i contribuenti che presentano in autonomia o tramite sostituto d'imposta la dichiarazione. Le novità non riguardano chi si rivolge al Caf in quanto sono solamente questi ultimi a dover rispondere di controlli. "Siamo riusciti a introdurre un primo passo importante di semplificazione per il contribuente che presenta direttamente la dichiarazione dei redditi precompilata. E cioè l'eliminazione dell'obbligo di documentare ciò che l'Agenzia delle entrate già sa.", ha commentato la sottosegretaria al Mef Maria Cecilia Guerra (LeU).

La novità è molto importante perché fino ad ora "se il contribuente modifica anche solo un dato [nella dichiarazione dei redditi, ndr], ad esempio per introdurre una spesa sanitaria specialistica, o una donazione a una Onlus, o una spesa sostenuta per la 'badante', non presente nella precompilata, deve essere sicuro di avere conservato anche tutta la documentazione relativa alle altre agevolazioni, di cui comunque l'Agenzia delle entrate è già in possesso: scontrini della farmacia, ricevute del dentista ecc. Con la paura di perdere il diritto perché lo scontrino perde l'inchiostro". Il prossimo passo? "Estendere questa semplificazione anche ai contribuenti che si avvalgono di un Caf".