Masi Agricola S.p.A.: risultati in crescita nei primi 9 mesi del 2021, ricavi a +28% e EBITDA più che raddoppiato rispetto al 2020
La società, tra i leader italiani nella produzione di vini premium, ha inoltre approvato il calendario societario 2022
Crescono i risultati per questa prima parte dell’anno per Masi Agricola S.p.A.. Il Consiglio di Amministrazione della società, quotata nell’Euronext Growth Milan e tra i leader italiani nella produzione di vini premium, ha infatti approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2021.
I principali dati hanno visto i ricavi a 45,5 milioni di euro (35,6 mln di euro nei 9M 2020, +27,7%), l’EBITDA 8,1 milioni di euro (3,4 mln di euro nei 9M 2020) e l’indebitamento Finanziario Netto a 4,1 milioni di euro (6,4 mln di euro al 31 dicembre 2020; 9,3 mln di euro al 30 settembre 2020).
Masi Agricola S.p.A., approvato il calendario societario 2022
La pandemia da COVID-19 (c.d. “Coronavirus”) e le connesse misure di contenimento del contagio poste in essere nei diversi Paesi del mondo hanno ovviamente impattato sul business del Gruppo anche nei primi nove mesi del 2021.
In particolare, dopo una nuova fase di lockdown avvenuta nel primo semestre, nel terzo trimestre la c.d. horeca (canale distributivo prevalente per la Società) nei vari Paesi del mondo ha potuto tendenzialmente riaprire, pur non ricomprendendo l’intera popolazione di punti distributivi pre-Covid. In generale, le località turistiche hanno lavorato nel periodo estivo, pur se con ospiti provenienti da aree geografiche di prossimità, o comunque a distanza prevalentemente automobilistica. Questo fenomeno ha generato un certo abbassamento del posizionamento-prezzo medio dell’offerta. Le grandi città, collegate al turismo leisure o di business e/o al lavoro di ufficio di alto profilo, hanno sofferto ancora un drammatico calo di presenze, che si è parzialmente mitigato a partire dal mese di ottobre.
Il canale del Duty Free & Travel Retail, storicamente molto volumetrico per la nostra Società, soffre ancora una sostanziale riduzione dei viaggi internazionali. Il c.d. offtrade, rappresentato per il Gruppo Masi dai monopoli e (in misura inferiore) dalla Grande Distribuzione Organizzata, ha mantenuto la sua operatività, pur se con un trend che risente dello shift del consumo di vini riorientato verso l’horeca a partire dal secondo trimestre 2021. L’online continua a conseguire incrementi di robusta significatività percentuale, anche se in numeri assoluti rappresenta una parte minoritaria della nostra route-to-market, così come per tutti i produttori di vini a marchio premium.
In questo scenario ricavi consolidati dei primi nove mesi 2021 registrano una significativa crescita rispetto all’esercizio precedente, pari complessivamente al 28% circa e risultando sostanzialmente in linea con i primi nove mesi del 2019.
Analizzando il trend dei ricavi a livello geografico si nota il rilevante incremento dell’Italia, che cresce di oltre il 47%, mentre gli altri Paesi europei aumentano del 18%, penalizzati dal canale Duty Free e Travel Retail. Le Americhe aumentano del 20% e il Resto del Mondo più che raddoppia, apportando quasi 1,2 milioni di euro all’incremento complessivo.
L’EBITDA migliora, attestandosi a 8.062 migliaia di euro contro 3.362 migliaia di euro dei primi nove mesi 2020, con un aumento anche dell’EBITDA Margin (dal 9,4% al 17,7%). La performance dell’EBITDA risulta migliore anche rispetto al corrispondente periodo 2019: +524 migliaia di euro in valore assoluto e +1,2% di margine, per effetto principalmente di una riduzione dei costi per servizi in misura superiore all’incremento del costo del venduto.
Guardando all’apertura del quarto trimestre 2021, nel mese di ottobre sia Masi che Canevel hanno conseguito ricavi superiori sia al 2020 che al 2019. Continua peraltro una componente positiva, la cui dimensione e durata risultano difficilmente stimabili, derivante dall’elevata propensione dei mercati, soprattutto quelli oltreoceano, ad anticipare gli ordini di acquisto per fronteggiare le accentuate difficoltà dei trasporti internazionali. La normalizzazione di tale propensione potrebbe pertanto portare a un futuro storno del trend in essere.
In termini di situazione generale dei mercati osserviamo una persistente ed elevata imprevedibilità, accompagnata però da un’attitudine degli operatori ritornata moderatamente positiva nei confronti del medio termine, nonostante la recentissima riemersione di una quarta ondata della pandemia in molti Paesi.
Come già comunicato dalla Società, la vendemmia 2021 si è conclusa confermando le previsioni di un’ottima annata in tutti gli areali in cui si sviluppa l’attività del Gruppo: una raccolta all’insegna della qualità, con uve perfettamente sane e in stato ottimale per la pigiatura o per la messa a riposo per l’appassimento. Dal punto di vista quantitativo, le produzioni di alcune tenute si sono attestate leggermente sotto la media, a causa degli intensi fenomeni metereologici che si sono susseguiti nel corso dell’anno.
Si segnala che, nel generale clima di incertezza che riguarda tanti settori merceologici, stiamo riscontrando incrementi, attuali o prospettici, del costo delle materie prime, tra cui anche di alcune uve o vini di denominazioni di nostro riferimento.
Il suesposto Indebitamento Finanziario Netto consolidato non include le poste contabili emergenti a seguito dell’adozione del principio IFRS 16.
La performance registrata al 30 settembre 2021 risente della repentina ripresa del business dopo il precedente rallentamento, così come del ritardo cumulato a causa della pandemia dal cronoprogramma degli investimenti in corso, tra cui in particolare il Masi Operations & Visitor Center in Valpolicella Classica e l’ampliamento della storica cantina di Valgatara.