Covid imprese, Istat: "Quasi la metà a rischio strutturale"

Circa il 45% delle aziende sarebbe esposta: in particolare quelle medio -piccole

Quasi la metà delle imprese italiane sono a rischio. Ad affermarlo l’Istat, nel consueto rapporto sulla competitività dei settori. “Circa il 45% delle imprese è a rischio: esposte a una crisi esogena, subirebbero conseguenze tali da metterne a repentaglio l'operatività". In particolare le aziende più a rischio sono quelle a basso contenuto tecnologico e di conoscenza.

Il profilo delle aziende più a rischio

La crisi è stata particolarmente dura per le imprese piccole e di piccolissime dimensioni, tanto che un terzo delle attività a rischio sono quelle tra 3 e 9 dipendenti: la causa il crollo della domanda interna e la carenza di liquidità. A fine 2020 il 32,4% delle imprese con almeno 3 addetti riteneva ancora compromesse le proprie possibilità di sopravvivenza nei primi sei mesi del 2021; il 62% prevedeva ricavi in diminuzione e meno del 20% riteneva di non avere subito conseguenze o di aver tratto beneficio dalla crisi.