Pressione fiscale, Istat: "In continuo aumento nonostante il crollo del Pil"
Situazione drammatica dell'economia italiana: cala tutto, dal Pil ai consumi, ma aumenta la pressione fiscale. Mai così dal 2014.
Continuano le chiusure ed, ovviamente, prosegue la corsa delle famiglie italiane verso la povertà: nel quarto trimestre del 2020 il reddito disponibile destinato ai consumi dei nuclei familiari italiani è sceso dell’1,8% rispetto al trimestre precedente, con la conseguenza che calano anche i consumi finali del 2,5%. Aumenta, quindi, la propensione delle famiglie al risparmio come logico nei moment di incertezza (15,2% in aumento dello 0,5% rispetto al trimestre precedente). A renderlo noto l'Istat aggiungendo che "a fronte di un incremento dello 0,2% del deflatore implicito dei consumi, il potere d'acquisto delle famiglie è diminuito rispetto al trimestre precedente del 2,1%".
Di contro, incredibile ma vero, nel quarto trimestre dell’anno scorso la pressione fiscale è stata pari al 52%. Alla faccia degli aiuti a famiglie ed imprese è cresciuta dell’1,3% rispetto al 50,7del 2019. Il dato più alto dal quarto trimestre 2014.
Nel 2020 la pressione fiscale si è attestata al 43,1% del Pil, in aumento rispetto al 42,4% del 2019 anche se lo scorso anno il prodotto interno lordo italiano è crollato dell'8,9%.