Dl sostegni, tutte le novità sulle scadenze: ecco cosa cambia

Tante le novità presenti nel decreto approvato venerdì. Prorogate le tempistiche per molti adempimenti fiscali.

Il tanto atteso Decreto Sostegni finalmente, venerdì, ha avuto il via libera portando con sé novità anche dal punto di vista fiscale a partire dalle proroghe per la compilazione del 730, pur restando invariato l’appuntamento di settembre con la dichiarazione dei redditi. Il decreto, come riportato in Gazzetta ufficiale, prevede anche la dichiarazione precompilata ma, soprattutto, per quanto concerne i rinvii fiscali “è previsto il differimento di alcune scadenze con effetti esclusivamente per l’anno 2021”.

Slittano al 31 marzo 2021 i termini entro i quali i sostituti d’imposta devono consegnare le certificazioni uniche agli interessati, comprese le spese detraibili. Anche per quello che riguarda gli enti esterni, quindi banche, assicurazioni ed università, per inviare i dati necessari al compilazione del modello 730 avranno più tempo. La campagna del modello 730 è collegato alla Certificazione Unica: il dl sposta i termini dal 30 aprile al 10 maggio.

Il coronavirus allunga anche i tempi di conservazione delle fatture elettroniche al 2019 tenendo conto che “"l’adempimento in oggetto costituisce una novità nel panorama delle scadenze tributarie, in quanto l’obbligo di fatturazione elettronica nelle operazioni tra privati è stato introdotto a decorrere dalle operazioni effettuate il 1 gennaio 2019, per cui è la prima volta che occorre procedere alla conservazione sostitutiva delle fatture elettroniche emesse e ricevute nel periodo d’imposta".

Per quanto concerne la dichiarazioni dei redditi di lavorato dipendenti e pensionati la data di scadenza sarebbe il 30 settembre 2021: il modello è disponibile solamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate. La novità è il nuovo bonus Irpef che andrà a sostituire quello ideato da Matteo Renzi:  dallo scorso 1° luglio, infatti, è previsto un credito Irpef di 100 euro ed una detrazione di 80 euro, per i redditi sopra i 28mila euro per azzerarsi ai 40mila.