Enel, nel 2020 investmenti a 10 mld euro e utile netto in crescita del 9%
Conseguiti gli obiettivi strategici previsti per il 2020 nonostante il contesto sfavorevole derivante dalla pandemia da COVID-19
Enel, risultati 2020. Starace: "Investimenti indirizzati verso un modello di business sostenibile e integrato"
Il Consiglio di Amministrazione di Enel S.p.A. (“Enel” o la “Società”), presieduto da Michele Crisostomo, ha approvato nella riunione odierna i risultati dell’esercizio 2020.
- Ricavi a 64.985 milioni di euro (80.327 milioni di euro nel 2019, -19,1%)la variazione è principalmente attribuibile ai Mercati Finali per effetto delle minori quantità di gas ed energia elettrica vendute in Italia e Spagna, sostanzialmente a causa dell’impatto della pandemia da COVID-19, alle attività di Generazione Termoelettrica e Trading in Italia per le minori attività di trading, nonché all’effetto cambi negativo in America Latina
- EBITDA ordinario a 17.940 milioni di euro (17.905 milioni di euro nel 2019, +0,2%) in lieve aumento rispetto al 2019 grazie alla variazione positiva della Generazione, in particolare di Enel Green Power, che ha più che compensato la variazione negativa di Infrastrutture e Reti e dei Mercati Finali
- EBITDA a 16.816 milioni di euro (17.704 milioni di euro nel 2019, -5,0%)
- EBIT a 8.368 milioni di euro (6.878 milioni di euro nel 2019, +21,7%) l’incremento riflette essenzialmente i maggiori adeguamenti di valore effettuati nel 2019 rispetto a quanto rilevato nel 2020, i cui effetti sono in parte compensati dalle maggiori svalutazioni su crediti commerciali nel 2020
- Risultato netto ordinario del Gruppo a 5.197 milioni di euro (4.767 milioni di euro nel 2019, +9,0%) la variazione riflette il miglioramento dei risultati operativi ordinari comprensivi dei minori ammortamenti del periodo, l’efficiente gestione finanziaria che ha comportato un decremento degli oneri finanziari e le minori interessenze di terzi
- Risultato netto del Gruppo a 2.610 milioni di euro (2.174 milioni di euro nel 2019, +20,1%) soprattutto per i maggiori adeguamenti di valore effettuati nel 2019, per il miglioramento della gestione finanziaria e per le minori interessenze di terzi
- Indebitamento finanziario netto a 45.415 milioni di euro (45.175 milioni di euro a fine 2019, +0,5%) in lieve aumento per effetto degli investimenti del periodo e per l’acquisto di ulteriori interessenze nel capitale sociale di Enel Américas e Enel Chile
- Investimenti a 10.197 milioni di euro (9.947 milioni di euro nel 2019, +2,5%) l’incremento è principalmente attribuibile alla crescita degli investimenti in Enel Green Power, Infrastrutture e Reti ed Enel X.
Il dividendo complessivo proposto per l’intero esercizio 2020 è pari a 0,358 euro per azione (di cui 0,175 euro per azione già corrisposti quale acconto a gennaio 2021), in crescita del 9,1% rispetto al dividendo complessivo di 0,328 euro per azione riconosciuto per l’intero esercizio del 2019
“I risultati di Enel per il 2020 evidenziano il forte impegno da parte del Gruppo per una crescita sostenibile, come dimostrano gli oltre 10 miliardi di euro investiti durante l’anno,” ha dichiarato Francesco Starace, CEO del Gruppo Enel. “I nostri investimenti sono indirizzati verso un modello di business sostenibile e integrato, che si fonda sulle rinnovabili, sulla distribuzione e sui servizi energetici avanzati, facendo leva sul ruolo primario di digitalizzazione e piattaforme. Questo approccio è finalizzato ad accelerare la crescita sia attraverso il modello di ‘Ownership’, che si basa su investimenti diretti, sia attraverso il modello di ‘Stewardship’, che prevede il coinvolgimento di terzi. In questo modo, oltre a promuovere la crescita nelle aree in cui siamo presenti, abbiamo ulteriormente accelerato la decarbonizzazione del mix di produzione di Gruppo. La crescita dei nostri risultati conferma quindi la capacità di Enel di creare valore condiviso e sostenibile per tutti gli stakeholder. Nel corso del 2021, in linea con il Piano Strategico e i suoi obiettivi di decarbonizzazione e digitalizzazione, prevediamo di accelerare gli investimenti nelle rinnovabili, nel miglioramento della qualità e della resilienza delle reti, nonché nell’elettrificazione dei consumi.”
I ricavi del 2020 sono pari a 64.985 milioni di euro, con una riduzione di 15.342 milioni di euro (-19,1%) rispetto al 2019. La variazione è principalmente riconducibile: (i) ai minori ricavi dai Mercati Finali, dovuti essenzialmente agli effetti derivanti dalla pandemia da COVID-19 che ha comportato minori vendite di gas ed energia elettrica in Spagna e Italia, sia nel mercato regolato che in quello libero, con una diminuzione dei volumi relativi ai clienti “business to business”, nonché minori vendite di energia elettrica in America Latina; (ii) alla diminuzione dei ricavi da Generazione Termoelettrica e Trading in Italia per minori attività di trading su commodity da contratti con consegna fisica, per effetto della riduzione dei volumi intermediati e dei prezzi applicati; (iii) ai minori ricavi da Infrastrutture e Reti, principalmente a causa della riduzione dell’energia trasportata sulla rete per gli effetti derivanti dalla pandemia da COVID-19, nonché in Argentina anche per la rilevazione nel 2019 dell’accordo raggiunto da Edesur con il Governo argentino che ha sanato pendenze reciproche originate nel periodo dal 2006 al 2016; (iv) all’evoluzione negativa dei tassi di cambio, in particolare in America Latina.
Nell’ambito della Generazione Termoelettrica e Trading, i ricavi del 2020 derivanti dalla sola generazione termoelettrica sono pari a 7.512 milioni di euro, con una riduzione di 2.788 milioni di euro (-27,1%) rispetto al 2019. La variazione è principalmente riconducibile al minore utilizzo degli impianti, dovuto alla già commentata riduzione della domanda di energia. Per effetto di quest’ultima anche i ricavi da generazione a carbone del 2020 scendono al 2,5% dei ricavi totali (3,5% nel 2019).
I ricavi del 2020 non includono partite straordinarie. I ricavi del 2019 includevano, come partite straordinarie, la plusvalenza pari a 108 milioni di euro relativa alla cessione della società Mercure S.r.l., società veicolo alla quale Enel Produzione aveva precedentemente conferito l’impianto a biomasse della Valle del Mercure in Italia, ed il corrispettivo, pari a 50 milioni di euro, previsto dall’accordo che e-distribuzione ha raggiunto con F2i e 2i Rete Gas per la liquidazione anticipata e forfettaria del secondo indennizzo connesso alla vendita nel 2009 della partecipazione detenuta dalla stessa e-distribuzione in Enel Rete Gas.
Il margine operativo lordo ordinario (EBITDA ordinario) del 2020 ammonta a 17.940 milioni di euro, con un incremento di 35 milioni di euro rispetto al 2019 (+0,2%). L’incremento è attribuibile principalmente:
- alla variazione positiva di Enel Green Power, pari a 103 milioni di euro, prevalentemente a seguito del miglioramento del margine operativo lordo in Italia per le migliori performance degli impianti idroelettrici nel 2020 rispetto al 2019 e dell’entrata in funzione di nuovi impianti negli Stati Uniti, in Canada, in Spagna, in Brasile e in Grecia. Tali fattori hanno più che compensato: (i) la rilevazione, nel corso del 2019, dei proventi derivanti dall’indennizzo per recesso anticipato su un contratto di fornitura di energia elettrica in Cile (80 milioni di euro); (ii) la rilevazione, sempre nel 2019, di un negative goodwill (pari a 106 milioni di euro) per l’acquisizione da parte di Enel North America (già Enel Green Power North America) di alcune società cedute da Enel Green Power North America Renewable Energy Partners LLC (“EGPNA REP”); (iii) l’effetto cambi negativo principalmente in America Latina;
- alla crescita, pari a 645 milioni di euro, di Generazione Termoelettrica e Trading (i) principalmente in Spagna, per 165 milioni di euro, per l’effetto derivante dalla modifica del beneficio dello sconto energia, a seguito del “V Accordo Quadro sul Lavoro in Endesa”, al netto dell’accantonamento per le indennità riferite alla chiusura anticipata, su base volontaria, del rapporto di lavoro; (ii) per il miglioramento del margine di generazione termoelettrica connesso alla diminuzione dei costi di approvvigionamento, alle attività di trading e alle migliori efficienze operative in Italia e Spagna, per un totale di 702 milioni di euro. Tali impatti positivi hanno più che compensato: (i) il minor margine operativo lordo ordinario rilevato in America Latina, soprattutto per effetto dei proventi del 2019 derivanti dall’indennizzo per recesso anticipato su un contratto di fornitura di energia elettrica in Cile (80 milioni di euro) e per l’effetto cambi negativo e (ii) la riduzione del margine operativo lordo ordinario in Russia per 96 milioni di euro dovuta principalmente alla cessione della centrale di Reftinskaya, avvenuta nell’ottobre del 2019;
- al miglioramento del margine di Enel X, per 3 milioni di euro, la cui performance operativa nel 2020 ha più che compensato la rilevazione, nel corso del 2019, di un adeguamento del corrispettivo per l’acquisizione di eMotorWerks, avvenuta nel 2017, pari a 98 milioni di euro.
Tale incremento ha più che compensato:
- la variazione negativa di Infrastrutture e Reti, pari a 514 milioni di euro, riferibile sostanzialmente a: (i) minori volumi di energia trasportati nel 2020 in America Latina, in particolare in Brasile per gli effetti sulla domanda derivanti dalla pandemia da COVID-19; (ii) l’effetto cambi negativo in America Latina, in particolare in Brasile; (iii) gli effetti positivi rilevati nel 2019 relativi al già citato accordo raggiunto da Edesur con il governo argentino per la definizione di partite regolatorie pregresse. Tali effetti sono stati solo in parte compensati: (i) dall’impatto positivo derivante dalla modifica in Spagna del beneficio per lo sconto energia, a seguito del “V Accordo Quadro sul Lavoro in Endesa”, al netto dell’accantonamento effettuato nel periodo per indennità di fine rapporto di lavoro anticipato (pari a 178 milioni di euro); (ii) da maggiori proventi per 158 milioni di euro in Italia derivanti dall’applicazione delle delibere n. 50/2018 e n. 568/2019 dell’ARERA;
- il decremento del margine relativo ai Mercati Finali, pari a 137 milioni di euro, dovuto principalmente (i) alla riduzione dei volumi di energia in Spagna, prevalentemente nel segmento business to business a causa della pandemia da COVID-19, e (ii) all’effetto cambi negativo in America Latina, nonché alla rilevazione, nel corso del 2019, del provento legato all’accordo di Edesur con il governo argentino (24 milioni di euro). Gli effetti di tale riduzione sono stati solo parzialmente compensati il decremento del margine relativo ai Mercati Finali, pari a 137 milioni di euro, dovuto principalmente (i) alla riduzione dei volumi di energia in Spagna, prevalentemente nel segmento business to business a causa della pandemia da COVID-19, e (ii) all’effetto cambi negativo in America Latina, nonché alla rilevazione, nel corso del 2019, del provento legato all’accordo di Edesur con il governo argentino (24 milioni di euro). Gli effetti di tale riduzione sono stati solo parzialmente compensati dalle maggiori efficienze registrate soprattutto in Italia e da un incremento del margine in Romania.
- Il risultato operativo (EBIT) del 2020 ammonta a 8.368 milioni di euro, in aumento di 1.490 milioni di euro (+21,7%) rispetto al 2019 per effetto dei minori ammortamenti e perdite di valore dell’esercizio 2020. In particolare, nel 2020, sono stati rilevati adeguamenti di valore per complessivi 1.791 milioni di euro riferibili a: (i) l’adeguamento di valore, pari a 737 milioni di euro, concernente l’impianto a carbone di Bocamina II in Cile per effetto della sua dismissione anticipata nell’ambito del processo di decarbonizzazione avviato dal Gruppo; (ii) l’adeguamento di valore dell’Unità II della centrale di Brindisi e di altri impianti in Italia per complessivi 135 milioni di euro; (iii) l’adeguamento di valore delle CGU[1] Messico, Australia e Argentina per complessivi 750 milioni di euro; (iv) altri adeguamenti di valore per 169 milioni di euro. Nell’esercizio 2019 erano stati contabilizzati adeguamenti di valore su taluni impianti a carbone in Italia, Spagna, Cile e Russia per complessivi 4.010 milioni di euro.
- La variazione del risultato operativo risente inoltre degli oneri rilevati nel 2020 a fronte dell’attuazione, essenzialmente in Italia e Spagna, dei piani di ristrutturazione per i processi di decarbonizzazione e digitalizzazione (759 milioni di euro), nonché delle maggiori svalutazioni su crediti per 141 milioni di euro, soprattutto in Italia, principalmente legate agli effetti derivanti dalla pandemia da COVID-19.
Nel 2020, il risultato netto ordinario del Gruppo ammonta a 5.197 milioni di euro, rispetto ai 4.767 milioni di euro del 2019, registrando un incremento di 430 milioni di euro (+9,0%). La variazione positiva è principalmente attribuibile all’andamento del risultato della gestione operativa ordinaria, a cui si aggiungono:
‒ la riduzione degli oneri finanziari netti, principalmente per il decremento degli interessi passivi su debiti finanziari in America Latina e per l’effetto delle operazioni di rifinanziamento del debito effettuate nel 2020 a tassi di interesse più vantaggiosi;
‒ un decremento della quota di utili spettante alle minorities dovuto ai migliori risultati conseguiti in Italia e Spagna e all’incremento delle interessenze detenute in Enel Américas ed Enel Chile.
Tali fattori hanno più che compensato:
‒ la maggiore incidenza delle imposte nel 2020 rispetto al 2019 in cui sono stati rilevati: (i) il riconoscimento del beneficio fiscale relativo al “revaluo” in alcune società di generazione in Argentina; (ii) minori imposte per il regime fiscale agevolato (PEX) applicato alla plusvalenza derivante dalla cessione di Mercure S.r.l.; (iii) il riversamento di imposte differite passive in EGPNA, quale effetto accessorio dell’operazione di acquisto di alcune società da EGPNA REP; (iv) il rilascio di imposte differite di Enel Distribuição São Paulo a seguito della fusione con Enel Brasil Investimentos Sudeste S.A.
La situazione patrimoniale evidenzia un capitale investito netto al 31 dicembre 2020, inclusivo delle attività nette possedute per la vendita per 608 milioni di euro, pari a 87.772 milioni di euro (92.113 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
Tale importo è coperto da:
‒ patrimonio netto, inclusivo delle interessenze di terzi, per 42.357 milioni di euro (46.938 milioni di euro al 31 dicembre 2019);
‒ indebitamento finanziario netto per 45.415 milioni di euro (45.175 milioni di euro al 31 dicembre 2019). Il lieve incremento dell’indebitamento finanziario netto, pari a 240 milioni di euro (+0,5%), è riferibile (i) al fabbisogno generato dagli investimenti del periodo (10.197 milioni di euro), (ii) al pagamento di dividendi, relativi all’esercizio 2019, per complessivi 4.742 milioni di euro, e (iii) alle operazioni straordinarie per l’acquisto di ulteriori partecipazioni nel capitale sociale di Enel Américas ed Enel Chile (1.065 milioni di euro).
I positivi flussi di cassa generati dalla gestione operativa per 11.508 milioni di euro (nonostante l’impatto negativo sul capitale circolante netto per effetto della pandemia da COVID-19), la riconduzione a strumenti ibridi di capitale di prestiti obbligazionari precedentemente emessi per effetto della modifica dei relativi termini e condizioni (1.794 milioni di euro) e il favorevole andamento del cambio sull’indebitamento in valuta hanno sostanzialmente compensato il fabbisogno finanziario connesso alle fattispecie sopra evidenziate.
Al 31 dicembre 2020, l’incidenza dell’indebitamento finanziario netto sul patrimonio netto complessivo, il cosiddetto rapporto debt to equity, è pari a 1,07 (0,96 al 31 dicembre 2019). Tale variazione è da ricondurre sostanzialmente all’incremento del debito sopra dettagliato.
Gli investimenti ammontano a 10.197 milioni di euro nel 2020, in aumento di 250 milioni di euro rispetto al 2019 (+2,5%). In particolare, nel 2020 si registra: (i) il decremento degli investimenti in Generazione Termoelettrica e Trading principalmente in Russia, Spagna e in America Latina; (ii) la crescita degli investimenti di Enel Green Power soprattutto in Cile, Stati Uniti, Italia, Sudafrica, India, Brasile e Russia; (iii) la crescita degli investimenti di Infrastrutture e Reti soprattutto in Italia sulle reti di distribuzione per attività Quality e Remote Control e in Romania per attività legate alla riduzione delle perdite di rete e nuove connessioni; (iv) l’incremento degli investimenti di Enel X in Italia, Colombia e Perù prevalentemente nel Business di e-City ed e-Home condomini.