Assegno unico: arriva l'ok della commissione ora manca solo il voto in Senato

Più vicina l'approvazione dell'assegno unico per i figli a carico. Credito di imposta o assegno per ogni figlio fino ai 21 anni

Dopo un iter piuttosto lungo sarebbe vicino il via libera per il ddl sull’assegno unico della commissione lavoro al Senato. Una "convergenza importante" che mostra la volontà di procedere spediti, osserva il ministro per la Famiglia Elena Bonetti, in Senato per il voto, assicurando che c'è tutto l'impegno, suo e del ministero dell'Economia, per attuare quanto prima la delega e centrare l'obiettivo di partire da luglio con il nuovo assegno per i figli a carico. Il progetto era fermo in Senato dalla scorsa estate dopo che la Camera aveva dato il primo via libera. Si tratterà di un credito d'imposta o assegno mensile per i figli da 0 a 21 anni che andrà a tutte le famiglie compresi incapienti e partite Iva, finora escluse. Il governo avrà 12 mesi per attuare la delega ma è pronto, assicura Bonetti, "a dare seguito prima possibile ai decreti attuativi".

In attesa del via libera definitivo dell'Aula del Senato, al momento ancora non in calendario, gli uffici della Famiglia e quelli del Mef dovranno quindi accelerare nella stesura dei decreti attuativi che dovranno stabilire, anche, l'importo dell'assegno. La delega impone comunque di modularlo in base all'Isee, di dividerlo in parti uguali tra i genitori, di prevedere una maggiorazione a partire dal secondo figlio e di aumentarlo tra il 30% e il 50% in caso di figli disabili. Non solo, fino a 18 anni andrà ai genitori poi potrà proseguire fino ai 21 anni e dato direttamente ai figli, su richiesta, "per favorirne l'autonomia". Il sostegno sarà corrisposto dopo la maggiore età però solo se i ragazzi studiano, fanno un tirocinio o hanno primi lavori a basso reddito. Per finanziare questa riforma la legge di Bilancio ha stanziato i primi 3 miliardi per il 2021.