EY, Il 47% dei clienti colpiti finanziariamente dalla pandemia pensa a tutelarsi da rischi futuri

Paolo Ratti: "La pandemia fa emergere in modo evidente il ruolo delle compagnie assicurative come stabilizzatori dell’economia"

Le priorità dei clienti delle compagnie assicurative sono cambiate in modo significativo a seguito della pandemia: risparmiare per affrontare le future incertezze è l’obiettivo di quasi la metà (47%) dei clienti più colpiti finanziariamente nel corso dell’ultimo anno. È quanto emerge dalla EY Italy Insurance Consumer and Small Business Owner Survey, sondaggio che ha coinvolto oltre 300 clienti retail e 200 piccoli imprenditori con l’obiettivo di analizzare l’impatto del Covid-19 sulla sicurezza finanziaria dei clienti italiani e sulle loro esigenze in termini di nuovi prodotti assicurativi. Per comprendere meglio le loro preoccupazioni e i loro bisogni, la survey raggruppa gli intervistati nel segmento dei più colpiti finanziariamente e in quello dei meno colpiti.

I consumatori più colpiti finanziariamente pianificano di ridurre al minimo i rischi futuri

Complessivamente, dall’inizio della pandemia (marzo 2020), il 38% degli intervistati (l’87% dei più colpiti) ha subito una perdita di reddito almeno parziale e, di questi, quasi il 26% ha contattato il proprio assicuratore per cercare supporto. Il 44% del campione (il 93% dei più colpiti) dichiara di aver avuto necessità di attingere ai propri risparmi per far fronte alle spese quotidiane.

Tra i più colpiti, la perdita del proprio reddito e benessere finanziario è la principale preoccupazione per il 60% degli intervistati. Non stupisce quindi che il 61% si dichiari interessato o molto interessato a un prodotto assicurativo che indennizzi 3 mesi di reddito in caso di perdita del lavoro, mentre il 59% a un prodotto che paghi le spese di ricovero causato dal Covid-19.

Tra i meno colpiti, perdere una persona cara prima del previsto è la principale preoccupazione per l’81% degli intervistati, seguita dal benessere finanziario (58%) e dalla disabilità (45%). Questo segmento si dichiara interessato o molto interessato a un prodotto che paghi le spese di ricovero (41%) e a una clausola aggiuntiva all’assicurazione sulla vita che consenta l'accesso ai fondi in caso di emergenza (34%).

Per soddisfare l’esigenza di maggior protezione, il 38% (49% dei più colpiti) dei clienti è disposto ad acquistare un’assicurazione sanitaria online.

Paolo Ratti, Italy Insurance leader di EY, commenta: “La pandemia fa emergere in modo evidente il ruolo delle compagnie assicurative come stabilizzatori dell’economia; le soluzioni e i prodotti offerti sono studiati per supportare la collettività poiché sono focalizzati sulla protezione delle persone sotto diversi punti di vista. Le esigenze dei clienti stanno cambiando profondamente e il mercato non tornerà quello pre-Covid. Le compagnie sono quindi chiamate a un cambiamento strategico e a sviluppare prodotti innovativi, realmente incentrati sul cliente e personalizzati in base alle sue esigenze in evoluzione, per aiutarlo a proteggersi dall'incertezza futura e a ristabilire il benessere finanziario. Sono inoltre chiamate a potenziare i canali digitali di vendita e comunicazione”.

Dall’indagine emergono anche alcuni bisogni insoddisfatti legati alla pandemia che richiedono al settore assicurativo di innovare rapidamente i prodotti offerti. Il 51% del segmento demografico più colpito, ad esempio, si dice interessato ad un'assicurazione che protegga dalla responsabilità di trasmettere il virus, mentre il 47% a polizze auto basate sull'utilizzo, con una quota base e un premio legato al numero di chilometri percorsi.

Migliorare la comunicazione: un’esigenza per i clienti, un’opportunità per le assicurazioni

Dalla survey EY emerge che quasi due terzi dei clienti delle assicurazioni (63% dei più colpiti e 65% dei meno colpiti) non comprendono appieno la copertura e le caratteristiche delle proprie polizze. Solo il 40% degli intervistati italiani dichiara di essere stato contattato dalla propria compagnia durante la pandemia. Al contrario, oltre il 60% afferma di aver dovuto contattare personalmente il fornitore e solo il 33% si è detto soddisfatto della risposta ricevuta. Questi dati evidenziano un'opportunità per il settore assicurativo per sviluppare relazioni più strette con i clienti attraverso una comunicazione proattiva, chiara e trasparente.

La ricerca mostra anche la necessità per le compagnie di riesaminare la distribuzione digitale. Dall’inizio della pandemia, infatti, i clienti (44% dei più colpiti e 37% dei meno colpiti) preferiscono interagire con gli agenti attraverso i canali online rispetto a quelli tradizionali.

I piccoli imprenditori vogliono mitigare i rischi finanziari futuri

La pandemia ha avuto un impatto molto forte sulla resilienza finanziaria delle piccole imprese italiane, tanto che il 50% dei piccoli imprenditori intervistati rientra nel segmento dei più colpiti, contro il 33% a livello globale. Dal marzo 2020, il 62% dei piccoli imprenditori italiani sta registrando un calo delle entrate annue tra il 31 al 59%.

La preoccupazione principale per tutte le piccole imprese italiane, indipendentemente dall’entità dell’impatto subito durante la pandemia, è la perdita di reddito (64% tra le più colpite). Le imprese maggiormente colpite si concentrano sulla sopravvivenza del business (57%) e la possibilità di pagare i costi fissi (46%).

La metà degli intervistati possiede una copertura assicurativa aziendale. Il 58% ha stipulato un’assicurazione relativa alla responsabilità civile del datore di lavoro, il 65% un’assicurazione di indennità professionale e il 59% una polizza per gli autoveicoli commerciali. Inoltre, il 28% delle piccole imprese più colpite ha polizze che includono la copertura dei rischi connessi all'interruzione dell'attività.

A seguito delle loro recenti esperienze, la maggior parte dei proprietari di piccole imprese afferma di voler risparmiare per avere un cuscinetto finanziario in caso di emergenza. Il 20% degli imprenditori dichiara di avere interesse ad acquistare un'assicurazione contro i rischi futuri, mentre il 64% dei più colpiti finanziariamente è interessato a polizze assicurative che coprano i costi fissi per tre mesi.

Forte l’interesse degli intervistati anche per prodotti legati ai rischi della pandemia. Oltre il 50% dei piccoli imprenditori è interessato a polizze che li proteggano dal rischio di essere citato in giudizio per diffusione del virus; un’assicurazione che aiuti i piccoli imprenditori ad adattarsi al nuovo contesto (ad esempio, portare online i processi operativi) è interessante per il 36% dei più colpiti e per il 49% dei meno colpiti, mentre oltre il 40% di entrambi i segmenti vorrebbe proteggersi dalle crescenti minacce del rischio informatico, compreso il phishing.