Il futuro delle imprese italiane nell'epoca post-covid? L'ambasciatore De Luca: "Investire in India"
L'India, nuova frontiera delle rinnovabili. Bernabei (Enel): "Lavorare su sostenibilità e digitalizzazione"
L’India è il paese che presenta un tasso di crescita fra i più alti al mondo nonostante la pandemia da Covid-19. Il Paese oggi vive un momento di profonda trasformazione con il passaggio a nuove fonti di energia, favorendo nuove partnership con le aziende straniere ad alta innovazione tecnologica. Ma quali sono le reali opportunità per le imprese italiane nell'India post-Covid? Se n'è discusso durante l'evento online "INDIA, CAVALCARE L'ELEFANTE. Le Opportunità Per Le Imprese Italiane Nell’India Post-Covid 2021". “Questo è il momento di investire in India" ha affermato Vincenzo De Luca, ambasciatore d'Italia in India. "Esiste una prospettiva a lungo termine della partnership economica dell'Italia con l'India grazie anche ad un piano quinquennale con priorità ben definite. Noi e l’India scommettiamo su sostenibilità, transizione energetica, digitalizzazione e innovazione", continua l'ambasciatore.
"Siamo l’unico paese che con l’India ha creato una piattaforma digitale a favore del commercio e degli investimenti. Questo concede alle nostre imprese di entrare in contatto con l’India. Tutto questo avviene in uno scenario in cui tutti abbiamo subito i colpi del covid. Tuttavia, l’India ha avuto un rimbalzo dell’11% durante il 2021 e durante il 2020 ha avuto il maggior numero di investimenti diretti. L’Italia ha perso il 25% e ha conquistato un posizionamento che consente una ripartenza dopo la pandemia. Bisogna integrare i sistemi, essere presenti con investimenti a medio e lungo termine, utilizzare tutti i canali disponibili per essere presenti nell’economia indiana”, conclude.
D'accordo anche Manlio Di Stefano, Sottosegretario al Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale, che ha affermato: "I dati economici ci dicono che l’India è un paese in cui bisogna scommettere. Le opportunità per le imprese italiane nell’India in una prospettiva post covid sono reali.
Chiaramente i dati del 2020 segnano una diminuzione rispetto al potenziale degli altri anni, ma i nostri valori di interscambio continuano ad essere importanti. India e Unione Europea hanno un dinamismo sempre più crescente. Consideriamo l’India un partner privilegiato e fondamentale per il funzionamento della cop20, soprattutto su tematiche come l’energia, il clima e l’ambiente. L’Italia sta facendo un grandissimo sforzo per quanto riguarda la transizione energetica, che resta comunque la sfida maggiore".
Enel, Salvatore Bernabei: "In India lavoriamo con obiettivi di sostenibilità e decarbonizzazione"
“Enel è una società che cambia pelle anno dopo anno”, ha affermato Salvatore Bernabei, CEO, Enel Green Power e Head of Enel Global Power Generation.
Dal punto di vista della generazione, Enel oggi ha una capacità mondiale installata di circa 85 gigawatt e a livello mondiale potrebbe soddisfare il 15% del fabbisogno di un paese grande come l’India. In India l’orizzonte di crescita è infinito, per questo Enel ha obiettivi molto ambiziosi di crescita e crediamo che l’India è uno dei paesi in cui crediamo di poter fare di più.
Oggi Enel produce più energia da fonti rinnovabili che da fonti fossili. All’interno di questo cammino, è entrato anche un cammino di diversificazione geografica. Enel ha scelto di investire in India con impianti eolici che sono stati il nostro primo seme in India. Poi Enel Green Power India ha iniziato a lavorare per lo sviluppo futuro e abbiamo sviluppato progetti importanti. L’impegno di Enel in India non si ferma solo alla generazione, da poco è stato fatto un accordo che riguarda la mobilità elettrica.
Sostenibilità e decarbonizzazione sono i principi che determinano le nostre collaborazioni. Sostenibilità per noi è solo la faccia di una medaglia, dall’altra parte abbiamo l’innovazione. Enel Green Power Ennovation Challenge è un contest di innovazione lanciato in India in collaborazione con StartUp India che ci ha permesso di realizzare iniziative rinnovabili nel Paese. Digitalizzazione, reti e generazione devono andare di pari passo non dimenticando mai gli obiettivi di sostenibilità. Crediamo ci sia ancora molto da fare, ma siamo pronti a lavorare” .
Snam, Alessandra Pasini: "Rinnovabili al centro"
"Il 2020 è stato l’anno dell’idrogeno. L’india ha messo nel mirino l’obiettivo di graduale decarbonizzazione", ha affermato Alessandra Pasini, CFO e Chief International & Business Development Officer, Snam. "Le rinnovabili sono lo strumento principe attraverso cui si produce l’idrogeno e anche qui Snam porterà le proprie competenze tecnologiche. L’idrogeno oggi è un po’ costoso mentre il gas è più gestibile dal punto di vista dei costi. Tuttavia, il paese sta portando avanti delle politiche estremamente lungimiranti, soprattutto per quanto riguarda i trasporti. La nostra è una strategia sempre volta a lavorare in partnership locali. Abbiamo concordato diversi accordi con GreenCo e Indian Oil.
Maire Tecnimont, Folgiero: "L'India è il paese delle rinnovabili"
"L’India potrebbe divenire un laboratorio di rinnovabili a livello mondiale", ha affermato Pierroberto Folgiero, Group CEO, Maire Tecnimont. "E’ un paese dove le rinnovabili possono essere molto vantaggiose. Transizione energetica significa prettamente decarbonizzare l’industria. Ci sono dei macro trend che rendono l’India il paese delle rinnovabili: biochimica, economia circolare ed elettrochimica. L’innovazione non può restare in accademia o in comunicazione, è importante che sia cantierale e che crei posti di lavoro. Sull’internazionalizzazione delle PMI italiane abbiamo una teoria condivisa con Cdp. Gli italiani sono grandissimi esportatori ma bisogna imparare a regionalizzarsi. Bisogna trovare modelli di collaborazione che consentano al nostro export di inserirsi”.