Modello 730: quanto va conservato? Ecco i termini di conservazione del documento
730 quanto va conservato? Quanti anni occorre tenerli? Vediamo cosa è meglio fare per non incappare in spiacevoli disguidi
Modello 730: quanto tempo va conservato?
Chi di noi non ha mai pensato di liberarsi di tutte le scartoffie accumulate in casa e che ci occupano un sacco di spazio?
La tentazione di cestinare tutto è molto forte, ma prima di farlo è opportuno pensarci bene, in particolar modo quando si tratta di ricevute fiscali e dichiarazione dei redditi.
Cosa richiede la legge al riguardo? La legge non obbliga il contribuente a conservare tali documenti, ma stabilisce che è dovere di quest’ultimo dimostrare, con una prova scritta, l’assolvimento degli obblighi tributari. E' chiaro quindi che in assenza di tale prova, scatterà un accertamento e le sanzioni.
Per quanto tempo dunque bisogna conservare il 730?
Modello 730: ecco i termini di conservazione
Il contribuente deve conservare i vecchi 730 e tutti i documenti ad esso inerenti (ricevute, scontrini, fatture, ecc.) per tutto il tempo entro cui l’Agenzia delle Entrate potrebbe fare dei controlli sulla correttezza della dichiarazione o sul suo invio.
Come chiarisce laleggepertutti.it, per i periodi di imposta fino al 2015:
- l’avviso di accertamento per l’irregolare dichiarazione dei redditi (ciò che succede, ad esempio, quando i dati o i conteggi non sono corretti) va notificato entro il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione da parte del contribuente;
- l’avviso di accertamento per l’omessa presentazione della dichiarazione dei redditi va invece notificato entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione.
Ciò significa quindi che il termine di conservazione della documentazione inerente le spese sostenute dal contribuente e riportate nel 730 è di quattro anni mentre il termine di conservazione delle ricevute di invio del 730 è di cinque anni.
Per i periodi di imposta dal 2016 in poi, invece, i termini sono più lunghi:
- l’avviso di accertamento per l’irregolare dichiarazione dei redditi (ciò che succede, ad esempio, quando i dati o i conteggi non sono corretti) va notificato entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione da parte del contribuente;
- l’avviso di accertamento per l’omessa presentazione della dichiarazione dei redditi va invece notificato entro il 31 dicembre del settimo anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione.
Dunque, tanto per fare un esempio, chi ha presentato il 730 nel 2019 dovrà attendere il 2024 (ossia 5 anni dopo la presentazione) prima di sbarazzarsi della relativa documentazione allegata (bonifici parlanti, scontrini, fatture, ricevute, ecc.) mentre dovrà conservare la ricevuta dell’invio del 730 fino al 2026 (ossia 7 anni dopo la presentazione) per dimostrare che ha provveduto a tale adempimento.
E' bene ricordare che i termini di 5 e 7 anni per eliminare la documentazione non decorrono da quando sono state sostenute le varie spese, ma dall’anno della presentazione del 730, che è l’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese.