Principessa Camilla di Borbone delle Due Sicilie, “le donne della nostra storia non abitano solo il passato: vivono nelle trame che ci hanno lasciato, nelle visioni che ancora ci guidano”
Alla vigilia di Natale, alla Reggia di Caserta, si è tenuta l'inaugurazione della mostra "Regine, trame di cultura e diplomazia tra Napoli e l'Europa", un incontro profondo con femminilità che hanno saputo guidare, generare cultura e ispirare
Principessa Camilla di Borbone delle Due Sicilie, “le donne della nostra storia non abitano solo il passato: vivono nelle trame che ci hanno lasciato, nelle visioni che ancora ci guidano”
“Attraverso le opere esposte, tra cui alcune prestate da mio marito e da me – sottolinea Camilla di Borbone - queste figure riemergono con grazia e determinazione. Non è una mostra che si limita alla celebrazione: è un invito a riconoscere il ruolo reale, spesso sottovalutato, che queste donne hanno avuto nella costruzione politica e culturale dell'Europa”. Non potevano mancare gli eredi diretti di Carlo di Borbone (1716-1788) che commissionò all’architetto Luigi Vanvitelli (1700-1773), figlio del più importante pittore di vedute, Gaspar Van Wittel, già attivo a Roma sotto Benedetto XIV nel restauro della cupola di S.Pietro. In particolare erano presenti il Principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie, accompagnato dalla consorte Camilla e dalle due figlie Carolina e Chiara. L'esposizione intende raccontare il pensiero, l’educazione, il gusto e l’influenza delle sovrane tra Settecento e prima metà del Novecento; donne segnate dal destino che seppero tessere trame di alleanze e continuità dinastiche. Da Elisabetta Farnese a Maria Amalia di Sassonia; da Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, attraverso il decennio napoleonico di Giulia Clary e Carolina Murat, alla Restaurazione borbonica con Maria Isabella; da Maria Cristina di Savoia a Maria Teresa d’Asburgo-Teschen, fino a Maria Sofia di Baviera e alle sovrane dei Savoia – Margherita, Elena di Montenegro e Maria José del Belgio. Le loro storie si dipanano attraverso dipinti, di Antonio Rafael Mengs, Jean-Baptiste Wicar, Vigée Le Brun, Joseph Karl Stieler, Ilario Spolverini, Giuseppe Bonito, Giuseppe Cammarano, Molinaretto, Francesco Liani e tanti altri, abiti cerimoniali, accessori, oggetti d’arredo, libri e pubblicazioni, strumenti musicali e fotografie. Il percorso espositivo, che segue le vicende pubbliche e private di quattro dinastie - Farnese, Borbone, Murat e Savoia - si sviluppa attraverso sette sezioni. Il catalogo della mostra, edito da Sillabe, sarà presentato a gennaio in occasione di un evento internazionale con ARRE, Associazione delle Residenze reali europee. Il progetto è finanziato dalla Regione Campania tramite l'Accordo per la Coesione. Main Partner Territoriale – La Reggia Designer Outlet. L’esposizione vanta il supporto di Consorzio UnicoCampania. Si ringrazia l’associazione Amici della Reggia di Caserta e il Consorzio Stabile Daman. Il ruolo di casa Borbone non finisce qui. Il Principe Carlo di Borbone è stato selezionato tra i tedofori di Milano-Cortina 2026. L'erede del Regno delle Due Sicilie prenderà parte alla cerimonia della Fiamma Olimpica di Milano-Cortina 2026, in programma domani, 23 dicembre a Napoli, partecipando in qualità di tedoforo a uno dei momenti più simbolici e identitari del percorso olimpico. La staffetta che vedrà protagonista il Principe avrà inizio intorno alle ore 18.26, con punto di partenza all'altezza di Corso Umberto I, 135, inserendosi in un contesto urbano e storico di grande valore, nel segno della continuità tra tradizione, sport e futuro. La presenza del Principe Carlo di Borbone assume un significato particolarmente autorevole anche alla luce del suo straordinario percorso sportivo: nove volte campione del mondo di vela nella classe Smeralda 888, ha incarnato ai massimi livelli i principi di disciplina, impegno, spirito di squadra e rispetto delle regole, valori fondanti dello sport olimpico e della competizione leale. Accanto all'eccellenza sportiva, si colloca il suo ruolo istituzionale e morale come Gran Maestro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, attraverso il quale promuove e sostiene da anni iniziative umanitarie, sanitarie, educative e sociali in Italia e all'estero. Un impegno costante che rafforza il legame tra sport, responsabilità civile e servizio al bene comune. "Sono davvero onorato di portare la Fiamma Olimpica, soprattutto in una città a cui tengo tanto come Napoli. La mia partecipazione a questa cerimonia - ha dichiarato il Principe Carlo - vuole riaffermare il ruolo dello sport come veicolo di solidarietà, inclusione e dialogo tra i popoli, nel solco della migliore tradizione olimpica'